mattarello

Don Antonio se ne va e i fedeli gli regalano l'auto

La comunità saluta il parroco facendogli un dono da 20 mila euro. E al vicario Tisi regala un computer


di Gino Micheli


MATTARELLO. Un’automobile, una fiammante Skoda Yeti, come dono di commiato per lui, don Antonio. E un pc portatile a don Lauro Tisi, che per diversi anni lo ha aiutato. La comunità del quartiere ha salutato con effetto “tangibile” il parroco don Antonio Brugnara, che lascia dopo 19 anni per diventare, già da domenica prossima, il nuovo parroco di Pergine. Ci arriverà a bordo dell’autovettura: non una “utilitaria”, ma un veicolo che parte da un prezzo base di oltre 19 mila euro. Un segno di riconoscenza particolarmente significativo, ancor più se si considera il periodo economico, non certo di vacche grasse.

Il caloroso e festoso saluto è iniziato in una chiesa gremita di fedeli (giunti anche dagli altri paesi del decanato), ieri mattina, durante la messa solenne (3 cori). E proseguito poi con la banda all’esterno (guidata da Valentina Dalsass), corpo musicale che ha aperto la passeggiata lungo via Catoni e Piazza Perini con il festeggiato don Antonio, il presidente della Circoscrizione Bruno Pintarelli, il nuovo maresciallo dei carabinieri Antonio La Rosa, alpini e vigili del fuoco, verso la chiesetta di S. Vigilio (fresca di restauro, ultimo intervento che ha lasciato don Brugnara) e quindi nel piazzale del Centro civico dove, sotto il tendone, bambini, autorità e associazioni hanno reso omaggio al parroco con regia curata da Guido Zanotelli.

Sul foglietto settimanale il parroco ha scritto: “Ringrazio il Signore per tutto il bene che mi volete e l’affetto che mi avete dimostrato in moltissime occasioni. Vi affido all’amore del Signore, vero protagonista di questi anni e siccome è un amore fedele, tenace, coraggioso, instancabile, “testardo” e misericordioso, forse è riuscito a fare anche qualcosa di buono attraverso la mia persona”.

Nel corso della messa, don Antonio ha ricordato una persona speciale, il sacrestano Anselmo Lorenzini, morto lo scorso anno, che ha servito la chiesa di Mattarello dal 4 ottobre del 1944.

Nell’omelia ha rammentato la vivacità dei giovani nel realizzare la sala giochi, il cinema e di giovani e meno giovani, nel costruire il luogo di vacanza (Maso Colombin).

Riferitosi alla vigna del Vangelo, ha parlato di invidie e gelosie che spaccano le comunità e si è congedato con: “La pace di Dio vi costudisca”.

Al termine accorato l’applauso dei fedeli.

Vivi ringraziamenti li ha espressi il vicepresidente del Consiglio pastorale Andrea Coser e la vicepresidente del Consiglio parrocchiale decanale Lucia Coser Paris, in particolare “per il servizio di proposta e coordinamento che ha favorito una rete tra le nostre parrocchie”.

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