Difensore civico, Stenico non passa

L’avvocato si è fermata ai 23 voti di maggioranza. Corecom, Commissione 12 e Autorità minoranze: tutto rinviato


di Chiara Bert


TRENTO. L’avvocato Eleonora Stenico si ferma a 23 voti, quelli della maggioranza di centrosinistra autonomista. Uno in meno di quelli che le avrebbero garantito di diventare il nuovo difensore civico al posto dell’uscente Raffaello Sampaolesi. Fumata nera dunque alla prima votazione ieri in consiglio provinciale. Le minoranze sono rimaste ferme sul no al nome dell’attuale consigliera di parità. Ma la maggioranza ha deciso di rischiare. «Non sottoporremo una disponibilità così competente e preziosa alla graticola delle trattative - ha detto in aula il capoguppo Pd Mattia Civico - è una logica che non ci piace. Siamo consapevoli che i nostri voti da soli non basteranno, ma chiediamo che il consiglio si esprima». Il consiglio si è espresso, maggioranza compatta, tre le schede bianche ma a Stenico è mancato un voto, quello indispensabile. E ora? In una nota i capigruppo di maggioranza (Civico, Baratter, Passamani e Detomas) ieri hanno ringraziato l’avvocato Stenico confermandole stima: «Nelle prossime settimane - hanno detto - valuteremo il da farsi». Ovvero se insistere sul suo nome o cambiare. In ogni caso appare scontato che si andrà alla prossima tornata di consiglio, a metà febbraio. Le minoranze per ora non hanno formalizzato nessuna candidatura: sul nome di Gloria Canestrini, avvocato del Codacons, avanzato dal M5S, non c’è la condivisione di tutti a cominciare dalla Lega Nord. «Stiamo valutando altre soluzioni», ha detto ieri Rodolfo Borga chiedendo che si rinviasse il voto.

A parte la fumata nera sul difensore civico, ieri sono state tutte rinviate le nomine più pesanti: quelle della Commissione dei 12 (che vanno integrate con le nomine che spettano al consiglio regionale), dell’Autorità per le minoranze (la maggioranza propone Dario Pallaoro per i mocheni, Giada Nicolussi per i cimbri e Luciana Rasom per i ladini) e del Comitato per le comunicazioni.

Nel caso del Corecom, per la presidenza Dorigatti e Rossi hanno indicato il sociologo Carlo Buzzi, mentre ieri gli uffici stavano ancora verificando la compatibilità dei nomi proposti, due di maggioranza e due di minoranza: tra i primi c’è il giornalista Orfeo Donatini (ieri non era ancora indicato il secondo nome), per le minoranze l’assicuratore Roberto Campana (Forza Italia). Non è escluso che per il Corecom si voti oggi. Slittano anche i due esperti nella commissione pari opportunità: la maggioranza propone Giovanna Covi e Anna Simonetti.

Ieri intanto il consiglio - a scrutinio segreto - ha votato alcune altre nomine. Nel Forum per la pace e i diritti umani entrano Violetta Plotegher (Pd, 22 voti) per la maggioranza, e Giacomo Bezzi (Forza Trentino, 11 voti) e Silvano Grisenti (Progetto Trentino, 9 voti) per le minoranze. Dell'assemblea del Forum - che eleggerà il presidente - faranno parte di diritto anche il presidente della Provincia e il presidente del consiglio (o loro delegati).

Nella Commissione interregionale delle assemblee legislative della Provincia autonoma di Bolzano, del Tirolo, della Provincia autonoma di Trento, nonché del Vorarlberg, entrano in veste di osservatore: Lorenzo Baratter (24 voti), Mattia Civico (22), Giuseppe Detomas (21), Gianpiero Passamani (22) per la maggioranza; Maurizio Fugatti (10) e Diego Mosna (12) per le minoranze (supplenti: Pietro Degodenz, Graziano Lozzer, Lucia Maestri, Mario Tonina. Minoranze: Claudio Civettini, Gianfranco Zanon).

Infine il consiglio ha eletto Gianni Festini (maggioranza) e Piergiorgio Reggio (minoranze) come esperti nella consulta provinciale per la promozione dell'integrazione dei gruppi sinti e rom.

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