Crollano le pensioni nel primo semestre 2012
L’Inps ha liquidato il 43% in meno a Trento e circa il 37% in meno a Bolzano Sono aumentate le domande di disoccupazione: +29% a Trento, +14% a Bolzano
TRENTO. Diminuisce la liquidazione delle pensioni in Trentino. A dirlo sono i dati dell’Inps Trentino Alto Adige, che ha comparato il primo semestre di quest’anno con quello del 2011. «Il confronto dei dati relativi alle prestazioni pensionistiche tra il primo semestre di quest’anno e lo stesso periodo dell’anno precedente – ha affermato il direttore regionale dell’Istituto, Marco Zanotelli- evidenzia che la nostra regione si sta allineando al trend nazionale. Infatti, gli assegni liquidati per vecchiaia e anzianità, categoria quest’ultima in via di esaurimento per i recenti aggiornamenti normativi, sono scesi complessivamente del 39,69%».
Trento e Bolzano presentano numeri diversi, la prima ha subito una riduzione dei nuovi trattamenti pensionistici di gran lunga superiore rispetto alla città altoatesina.
«Le province di Bolzano e Trento – ha proseguito Zanotelli- mostrano al riguardo alcune differenze. Infatti, nel primo semestre di quest’anno le nostre strutture in Alto Adige hanno erogato 1.387 nuovi assegni, rispetto ai 2.181 del 2011, ciò significa un calo complessivo del 36,41%. Valutando i dati disaggregati si osserva, in particolare, che le nuove prestazioni per l’anzianità sono passate da 1.124 a 684, con una diminuzione netta di oltre il 39% e i nuovi assegni di vecchiaia si sono ridotti da 1.057 a 703, con uno scostamento negativo superiore al 33%. Nel Trentino la diminuzione dei nuovi trattamenti pensionistici è ancora più consistente. Complessivamente si registra uno scostamento percentuale di quasi il 43%; in termini assoluti si è passati da 2.276 liquidazioni del primo semestre 2011 alle 1.301 di quest’anno e, nel dettaglio, quanto all’anzianità, si è passati da 1.230 a 626 nuove prestazioni, con uno scostamento negativo superiore al 49%, mentre per la vecchiaia i dati registrano quasi un dimezzamento: da 1.046 a 675, con uno scostamento di quasi il -36%».
Un altro dato interessante riguarda l’età media di coloro che hanno i requisiti stabiliti dalla legge per andare in pensione. In regione, nel corso degli ultimi dieci anni, si è passati da 61,4 a 63 anni. «Questo significa - ha precisato il direttore regionale dell’Inps - che le recenti riforme del sistema, dall’innalzamento dell’età minima all’introduzione della finestra mobile, hanno prodotto gli effetti auspicati. Dall’anno prossimo, inoltre, si potranno valutare gli effetti anche della recente riforma del ministro Fornero».
Sul versante della crisi economica, il numero delle domande di disoccupazione è aumentato rispetto allo stesso semestre dello scorso anno con un incremento complessivo pari al 23%.
Trento ha fatto ricorso alla richiesta del sussidio di disoccupazione, molto più di Bolzano. «Anche in questo caso – ha concluso il direttore – l’andamento delle province di Trento e Bolzano, pur così vicine, si differenzia. Infatti, mentre in Trentino si è avuta una maggiore richiesta di prestazioni, oltre il 29% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con 16.402 domande contro le 12.697 del 2011, in Alto Adige l’incremento si è fermato attorno al 14%: 9.412 richieste contro le 8.242 del 2011».
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