Corteo e flash mob contro il ministro
A Sociologia striscioni polemici sul governo. La sera “bomba” di vernice contro un treno
TRENTO. Circa duecento persone hanno preso parte ieri a Trento alla manifestazione contro il ministro dell'interno, Matteo Salvini, che - dopo un tour in alcuni comuni della provincia - ieri sera ha chiuso il suo tour elettorale in città, nel parco delle Albere.
Giovani del centro sociale Bruno, associazioni, studenti e gente comune hanno sfilato per le vie del centro partendo dalla facoltà di Sociologia, dove è stato affisso uno striscione con la scritta «Basta violenza razzista, Salvini go home», ma sono comparsi anche striscioni decisamente più cattivi come quello che pubblichiamo qui sotto: «Di Maio-Salvini, governo di assassini» . Fumogeni, musica e un'atmosfera tranquilla a fare da sfondo a slogan e scritte contro il ministro, ma anche contro il governo «gialloverde» e le politiche migratorie sostenute in particolare proprio dal leader della Lega.
Davanti a Sociologia si è formato il corteo che poi si è mosso per le vie della città. Molto elevato il livello di attenzione da parte delle forze dell’ordine che hanno accompagnato per tutto il percorso i manifestanti. Troppo fresco, infatti, era ancora il ricordo dell’attentato incendiario alla sede della Lega di Ala. E sempre di matrice anarchica sembra essere la “bomba” di vernice che ignoti hanno gettato ieri sera contro un treno diretto a Verona alla stazione di Trento. La tratta è stata sospesa per alcuni minuti