turismo

Cordata di imprenditori riapre il Lido di San Cristoforo

Scongiurata la chiusura da un accordo di Sontacchi con Oss e Sebastianelli, che ora attendono altri partner


di Roberto Gerola


PERGINE. Assicurata l’apertura del lido di San Cristoforo per la prossima stagione estiva. Sarà una cordata di imprenditori della zona che hanno trovato un accordo con Sebastiano Sontacchi, proprietario della struttura e alla ricerca di un nuovo gestore dopo la chiusura avvenuta lo scorso 31 dicembre.

Meno di due settimane fa, proprio Sontacchi, ultrasettantenne, in una nostra intervista aveva lanciato una sorta di allarme. «San Cristoforo non può avere una stagione estiva senza lido e se occorre l’aprirò io». Tra l’altro, in febbraio, Massimo Oss gestore del camping San Cristoforo (ma non solo) aveva lanciato l’idea di tentare il rilancio del Lido con un gruppo di volonterosi. Un’intervista in proposito era apparsa in questa pagina. E così sembra sia avvenuto. Perché oggi, ci sarà l’annuncio ufficiale della riapertura del Lido. A comunicarlo lo stesso Massimo Oss insieme a Davide Sebastianelli per La Darsena (il ristorante pizzeria annesso al camping) e appunto a Sebastiano Sontacchi. Ma altri operatori dovrebbero affiancarsi.

Pericolo scongiurato quindi per un centro balneare come San Cristoforo: non poter contare sul Lido (un tempo “di Trento”) sarebbe stato come mettere la parola fine o quasi alla sua potenzialità turistica. Il Lido chiuso, e così pure il vicino albergo Seehof, la carenza di servizi, il traffico che d’estate intasa l’abitato, non sono elementi a favore, nonostante il Villa Sophie, il San Cristoforo, la Casa del Maestro, l’Hotel Bar Rubino. Insieme al Camping San Cristoforo (con la Darsena) e il Lido è possibile ancora una qualche offerta. Il piano di sviluppo proposto per San Cristoforo e le zone vicine qualche anno fa avrebbe potuto rappresentare la carta vincente. Il tutto è finito malamente e poi non si è fatto poco o nulla per incentivare il centro balneare.

Chi non si è rassegnato è stato appunto Massimo Oss. Che aveva parlato di «aumento di stalli blu a pagamento vicino al lago senza dare alternative a una famiglia che vuole trascorrere qualche ora sulle nostre spiagge; di progetto per un parco acquatico impantanato nella burocrazia, di beghe e invidie paesane che avevano bloccato tutto». Aveva anche sostenuto che «Il Lido chiuso non è di utilità a nessuno ma magari con un gruppo di volenterosi si potrebbe pensare di rilanciarlo per farne nuovamente la spiaggia dei trentini in chiave 2020».













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