Consiglio provinciale, cura dimagrante: nel 2013 è costato 470 mila euro in meno
Dorigatti mette a stecchetto l'istituzione: avanzo di consuntivo pari a 2 milioni
TRENTO. Il Consiglio ha approvato stamattina il proprio rendiconto generale 2013, con 28 voti favorevoli e le 5 astensioni di Lega Nord, Forza Italia e Movimento 5 Stelle. Dai dati di questo consuntivo emerge che l’ente è costato 470.821,32 euro in meno dell’anno precedente.
Il Consiglio nel 2013 è costato 10.805.520 euro (contro gli 11,2 milioni del 2012), un valore che riporta a prima del 2004, nonostante l’incremento dei prezzi al consumo maturato nel frattempo e pari al 20,5%. Il conto 2013 chiude con un avanzo di consuntivo pari a 2.089.542,44 euro. Il presidente Bruno Dorigatti stamane ha rivendicato il fatto che l’assemblea legislativa trentina ha provveduto – come le più solerti d’Italia – a dare attuazione completa alle previsioni del decreto governativo 174 del 2012, relativo al contenimento dei costi della politica regionale. Ha quindi aggiunto che però non si è depotenziato il Consiglio: "II tagli - ha detto Dorigatti - sono stati conseguiti con razionalizzazioni attente a non incidere sulla sostanza e sulla qualità dell’attività istituzionale".