Confalonieri a Dro: "Patrimoniale? Giusta"
Secondo il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, la tassa di solidarietà e la patrimoniale potrebbero aiutare il Paese. "Io - ha detto durante il suo intervento a Vedro - pagherei volentieri"
DRO. Secondo il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, la tassa di solidarietà e la patrimoniale potrebbero aiutare il Paese. "Io - dice - pagherei volentieri".
Ne ha parlato stamattina in Trentino, nel suo intervento a Vedro. "Non so bene - ha spiegato - quale sia la soglia a cui vogliono mettere la tassa di solidarietà. Certo per chi ha 90 mila euro all'anno e tre figli da mantenere può diventare complicato. Può invece come me chi aveva sì un papà con la vera di metallo, perché nel Ventennio l'oro era stato raccolto, ma oggi il Paese ha dato la possibilità di vivere bene. Non vedo perché no".
"Direi di più - ha concluso - messo insieme un certo patrimonio neanche della patrimoniale farei un dramma. Parliamo di cose molto serie, che riguardano la patria. Non si può dire di fare sacrifici solo a chi guadagna 1500 euro netti al mese. Sull'Iva invece ho delle perplessità".
Un intervento, quello del presidente di Mediaset, intramezzato di aneddoti, che ha spaziato tra impegni pubblici e passioni personali. Compresa quella per il pianoforte, che cerca di suonare un'ora al giorno e con il quale ha improvvisato per i partecipanti di Vedro una parte della "Rapsodia in Blu" di Gershwin.
Il monito di Letta. Un monito al governo e alla manovra viene lanciato da Enrico Letta, vicesegretario del Pd e vera anima di Vedro. "Se pensate di risolvere tutti i vostri problemi all'interno, sbagliate". Il riferimento di Letta è a Berlusconi ma anche a Umberto Bossi, un
appello a non fermarsi a una discussione interna per studiare gli ultimi emendamenti alla manovra anticrisi.
"Sarebbe utile guardassero - ha proseguito Letta - anche alle proposte dell'opposizione. Una
è la tracciabilità dei pagamenti da 500 a 2500 euro, l'altra è abolire le poltrone nelle società partecipate dagli enti locali, terzo il contrasto degli interessi nel fisco, nello specifico per le spese per la casa. Queste sono tre proposte che il governo ritengo potrebbe prendere in considerazione".