Con i «flash mob» la musica in strada rivendica spazio

Da Anansi ai Bastard: in arrivo una serie di concerti "a sorpresa" che saranno annunciati quasi in tempo reale


di Serena Bressan


TRENTO. Conosco un posto dove si può suonare liberamente, rispettando i limiti senza troppi limiti. Conosco un posto dove si può ascoltare musica dal vivo, divertendosi senza troppi vincoli. Questo posto è Trento. O meglio Trento potrebbe diventare questo posto, anche grazie alle band del panorama locale. Questo è uno degli obiettivi dell’iniziativa “I know a place”: lo slogan di una serie di eventi che si terranno in centro città a partire da questa sera. Una proposta promossa dal basso e ideata da un collettivo informale di musicisti ed artisti trentini, del quale fanno parte Alchimia, Anansi, Bob & The Apple, The Bastard Sons Of Dioniso e Rebel Rootz, insieme al regista Matteo Scotton e alla Babbies Production. «"I know a place" vuole partire con un programma di eventi a sorpresa in pieno centro, per poi cercare di costruire una rete aperta di artisti ed amanti della cultura - ha spiegato il musicista trentino Anansi, all’anagrafe Stefano Bannò -. Questo collettivo sarà alla costante ricerca di un luogo in cui la musica non sia considerata solo “rumore”». L’iniziativa si pone sull’onda delle polemiche seguite all’approvazione estiva da parte del Comune di Trento del regolamento sui cosiddetti “concertini”, che stabilisce il coprifuoco delle 22 per le esibizioni all’esterno dei locali, nonché la regola del massimo: ovvero, nel quadro di questa normativa, possono suonare all’aperto band con al massimo quattro musicisti e con un sistema di amplificazione con al massimo “due diffusori sonori”. Un dibattito che ha ripreso vigore dopo la proposta di modifica del regolamento, formulata dai consiglieri comunali del Pd Scalfi e Bungaro nelle scorse settimane. «"I know a place" è un invito a fare musica in modo sano, libero, spontaneo e gratuito, che affronta il problema delle limitazioni imposte agli spazi e agli orari per la musica a Trento. Il collettivo per ora è formato da cinque band di spicco del panorama underground trentino, ma «la speranza è che questo gruppo informale di musicisti si allarghi». Il giorno, l’ora, il luogo e i gruppi coinvolti nei vari appuntamenti non si conoscono ancora. Per conoscere tutti i dettagli dell’evento e delle future serate occorre collegarsi alla pagina Facebook di “I know a place”.













Scuola & Ricerca

In primo piano