Comuni e imprese arrancano Ladini e mocheni incassano
Olivi incontra Bersani: 640 milioni bloccati, allentare il patto di stabilità Intanto la Regione stanzia 800 mila euro per ladini, mocheni e cimbri
TRENTO. Le imprese sono sul lastrico, strangolate dalla crisi. I Comuni arrancano, strangolati dal patto di stabilità. Ma nel giorno in cui l’assessore provinciale Alessandro Olivi incontra a Roma Pierluigi Bersani - e insieme alle altre Regioni sollecita un governo in tempi stretti, chiede l’allentamento del patto di stabilità e il finanziamento degli ammortizzatori in deroga - la Regione sforna 800 mila euro per la promozione delle minoranze linguistiche.
Si potrebbe dire che per ladini, mocheni e cimbri la crisi morde meno e l’ente pubblico riesce comunque a trovare nelle proprie casse, anche quest’anno, un cospicuo finanziamento. Nella seduta di ieri la giunta regionale ha approvato la concessione di finanziamenti ad enti, istituti e associazioni che realizzano progetti per la tutela e la promozione delle minoranze linguistiche: come primo stralcio del 2013 sono state finanziate 49 iniziative, 427.490 euro i contributi stanziati per i soggetti che operano in provincia di Trento, 270.980 euro l’importo per quelli in provincia di Bolzano. Totale 698.470 euro, ai quali si aggiungono - sempre nell’ambito delle politiche a sostegno delle minoranze - 98.720 euro per il finanziamento a Comuni, enti, istituti e associazioni che svolgono iniziative sovraprovinciali per la tutela della minoranza ladina: in questo ambito rientra un contributo di 91 mila euro all’Unione generela dei ladini delle Dolomiti per la stampa del settimanale “La Usc di Ladins”.
Stanziamenti che arrivano nelle stesse ore in cui la Provincia, a Roma, lancia un appello perché venga allentato il patto di stabilità che strozza Comuni e imprese per consentire una ripartenza dell’economia e chiede al governo di rifinanziare gli ammortizzatori in deroga. Lo ha fatto ieri l’assessore all’industria Alessandro Olivi che ha partecipato alla Conferenza delle Regioni e poi - in rappresentanza delle Province di Trento e Bolzano - ha preso parte alla delegazione delle Regioni che ha incontrato il segretario del Pd Pierluigi Bersani a cui il presidente della Repubblica ha affidato un incarico esplorativo in vista della formazione di un nuovo governo.
Un grido di allarme, quello lanciato dalle Regioni. «Tutti, indipendentemente dalle appartenenze - ha sottolineato Olivi - considerano il tema della difficoltà delle imprese e della crisi occupazionale il punto principale da porre a chiunque sarà chiamato a formare un nuovo governo. E tutti hanno detto che sarebbe una sciagura se non ci fosse in brevissimo tempo un governo in grado di decidere».
Due i temi sollevati in particolare nell’incontro con Bersani: patto di stabilità e ammortizzatori sociali. I rappresentanti delle Regioni hanno rimarcato come in una situazione di crescita nulla e di drammatica crisi dei consumi, non allentare il patto significa decretare la morte del sistema delle imprese, con ovvie ripercussioni sull’occupazione. Per il Trentino il patto di stabilità sul 2013 crea sul bilancio un vincolo di 640 milioni, che non possono essere spesi. «Sarebbe importante che venisse allentato perché così potremmo liberare energie e risorse per la crescita», ha detto l’assessore Olivi. Quanto agli ammortizzatori in deroga, il fabbisogno del Trentino è attualmente di circa 5 milioni di euro. «Ci sono Regioni - ha ricordato l’assessore - che a marzo hanno già finito le risorse a disposizione e la crisi continua ad aumentare. Se il governo non rifinanzia gli ammortizzatori, andremo incontro ad un’esplosione sociale».
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