Circoscrizioni, 227.000 euro di gettoni

Ma se passerà la riforma, con i tagli la spesa scenderà a 87 mila euro


Chiara Bert


TRENTO. In attesa dei tagli, la previsione di spesa per i gettoni dei consiglieri circoscrizionali nel 2012 rimane di 227 mila euro. Il Comune, che quest'anno non ha ancora approvato il bilancio a causa della manovra Monti, per il momento ne ha impegnati la metà. Ma se passerà la riforma che riduce i consiglieri e toglie i gettoni nelle commissioni, la spesa scenderebbe sotto i 90 mila euro.

L'assessore comunale al decentramento Renato Tomasi spiega che nel 2011 sono stati usati 179 mila euro: «Se la riforma andasse in porto si arriverebbe a 87 mila euro, 48 euro al mese a consigliere, un rimborso che stenta a coprire le spese per auto e telefonino». Il tavolo di maggioranza - che ha coinvolto consiglieri comunali delle varie forze politiche e presidenti di circoscrizione - ha stilato una proposta che l'assessore ha chiesto di poter presentare in conferenza dei capigruppo comunali. Sarà quello un test decisivo per capire che probabilità ci sono che vada a buon fine.

La bozza prevede un taglio al numero dei consiglieri, che passerebbero da 19 a 15 e da 15 a 11 a seconda del numero di abitanti, e l'abolizione dei gettoni per la partecipazione alle commissioni. Ma dentro la stessa maggioranza le posizioni sono diverse, tra chi (come il presidente del consiglio Pegoretti) vorrebbe tornare a un impegno gratuito e chi (come il sindaco e l'Idv) preferirebbe ragionare su alcuni accorpamenti. Nell'attesa di capire se il 2012 sarà l'anno della riforma, il Comune ha impegnato per quest'anno 113.496 euro per i gettoni di consigli e commissioni circoscrizionali, il 50% della previsione di spesa in considerazione dell'incertezza finanziaria che ha costretto il Comune a un forte ritardo sul bilancio (che sarà approvato a marzo).

L'ammontare totale sarà dunque di 227 mila euro (più 3 mila di rimborsi chilometrici). «Un'offesa al resto del Paese», l'aveva bollata Gian Antonio Stella nel suo editoriale in cui metteva i costi delle circoscrizioni tra gli sprechi dell'autonomia trentina. «Le circoscrizioni sono importanti - rivendica Tomasi - per il ruolo che svolgono sul territorio. Centinaia di iniziative culturali e sportive che coinvolgono il tessuto delle associazioni. Assurdo abolirle ma è giusto riformarle».













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