Chico Forti torna a casa Usa e Florida concedono il trasferimento in Italia 

La telefonata. È stato il ministro degli Esteri Di Maio a comunicarlo di persona prima alla famiglia e poi sul proprio profilo Facebook: è stata applicata la convenzione di Strasburgo, su richiesta dello stesso Forti e dell’Italia. Dopo 21 anni potrà quindi lasciare il carcere delle Everglades


Ubaldo Cordellini


Trento. Per Chico Forti è come rinascere a 61 anni. Per l’ennesima volta. Di gran lunga la più importante. Dopo 21 anni di carcere nella palude delle Everglades, in Florida, l’eclettico ex surfista, produttore televisivo, imprenditore immobiliare ed ex campione del quiz Telemike potrà tornare in Italia. Lo ha annunciato ieri nel tardo pomeriggio il ministro degli Esteri Luigi Di Maio con un post su Facebook. Il governatore della Florida Ron DeSantis, repubblicano di ferro con il cognome italiano, ha accolto la richiesta di Forti e dell’Italia di applicare la convenzione di Strasburgo che prevede la possibilità di finire di scontare la pena in patria, la stessa norma che venne applicata per Silvia Baraldini. Lei, che era stata condannata a 43 anni per associazione sovversiva, ha continuato per 7 anni a scontare la pena ai domiciliari dopo il trasferimento in Italia ed è stata liberata con l’indulto. Si vedrà cosa sarà possibile per Chico Forti, che era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Dale Pike, ucciso a Miami in Florida il 15 febbraio 1998. Il giovane era figlio di un uomo d’affari con il quale l’ex surfista trentino era in trattativa per l’acquisto di un hotel. Chico si è sempre dichiarato innocente ed estraneo ai fatti. Anche il fratello della vittima di recente ha scritto una lettera al governatore De Santis dicendosi convinto che Chico non abbia ucciso Dale. Del resto lo stesso processo che si era concluso con una condanna frettolosa all’ergastolo non aveva fatto emergere elementi contro il trentino che ha continuato a gridare la sua innocenza al mondo negli ultimi 21 anni, da quando, l’11 ottobre 1999 venne messo in prigione.

Ancora la sua innocenza non è stata riconosciuta dalla giustizia americana. Ma intanto, il primo, e più grande risultato, è stato raggiunto. Ora potrà riabbracciare mamma Maria, che ha 93 anni e lo aspetta a Trento, e anche lo zio Gianni che si è sempre battuto come un leone per lui. Il padre Aldo, invece, è morto di cuore dal dispiacere nel 2001. Potrà rivedere anche i tre figli Savannah Sky, Jenna Bleu e Francesco Luce che quando è stato arrestato erano ancora piccoli e poi si sono trasferiti con la madre Heather lontano dalla Florida. Per tutto questo tempo Chico non li ha mai potuti abbracciare. Con il trasferimento in Italia tutto sarà più facile, anche avere contatti con la famiglia.

Il ministro Di Maio esulta. Il post su Facebook sprizza orgoglio e soddisfazione da ogni riga: «Ho una bellissima notizia da darvi: Chico Forti tornerà in Italia. L’ho appena comunicato alla famiglia e ho informato il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio. Il Governatore della Florida ha infatti accolto l’istanza di Chico di avvalersi dei benefici previsti dalla Convenzione di Strasburgo e di essere trasferito in Italia».

Il ministro degli esteri sottolinea il gran lavoro diplomatico, che è stato riconosciuto dall’ormai mitico zio di Chico, Gianni, diventato noto in tutta Italia per la sua battaglia per il nipote: «È un risultato estremamente importante, che premia un lungo e paziente lavoro politico e diplomatico. Non ci siamo mai dimenticati di Chico Forti, che potrà finalmente fare ritorno nel suo Paese vicino ai suoi cari».

Di Maio non dimentica di ringraziare il segretario di Stato Mike Pompeo e il governatore DeSantis rivelando la fitta tela diplomatica intessuta per arrivare al risultato: «Sono personalmente grato al Governatore DeSantis e all’Amministrazione Federale degli Stati Uniti. Un ringraziamento speciale al Segretario di Stato Mike Pompeo, con il quale ho seguito personalmente la vicenda e con il quale ho parlato ancora nel fine settimana, per l’amicizia e la collaborazione offerta». Ora si tratta di vedere quando Chico potrà tornare in Italia. Lo zio Gianni spera in pochi giorni. Di Maio nel post promette rapidità: «Il Governo seguirà ora i prossimi passi per accelerare il più possibile l’arrivo di Chico. Erano vent’anni che aspettava questo momento e siamo felici per lui, per i suoi cari, per la sua famiglia, per tutta la città di Trento. È un momento commovente anche per noi».













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