«Chico Forti è innocente», appello del fratello della vittima 

Scoop de “Le Iene”. Bradley Pike ha scritto al governatore della Florida De Santis: «Un tragico errore, liberatelo». Il trentino adesso spera in un’ulteriore iniziativa del ministro Di Maio 



Trento. “Richiesta di rilascio per Chico Forti”. È questo l’oggetto che viene indicato in una mail che è stata spedita al governatore della Florida. Ma non è una richiesta fra le migliaia che sono arrivate all’attenzione dello stato americano per liberare il trentino detenuto da 21 anni. No. La mail di fine agosto è firmata da Bradley Pike che è il fratello di Dale Pike l’uomo trovato morto in Florida, omicidio per il quale Chico è stato condannato all’ergastolo. Un passo che potrebbe essere fondamentale nella vicenda del trentino che si è sempre dichiarato innocente e che al suo fianco ha la sua famiglia, migliaia di persone in tutto il mondo e parte della politica italiana con il ministro Di Maio e il sottosegretario Fraccaro in primis. E adesso al suo fianco c’è una vittima indiretta di quell’omicidio: il fratello della vittima. «Vi scrivo - si legge nella lettera - per chiedere l’immediato rilascio di Enrico Forti. Sono fermamente convinto che il signor Forti sia innocente del crimine per il quale è stato ingiustamente detenuto per 20 anni». A dare in diretta telefonica la notizia a Chico Forti, è stato la “Iena” Gaston Zama nel corso della trasmissione che è andata in onda giovedì. E che ha raccolto la reazione del trentino. «È una lettera pesante - queste sono state le prime parole di Chico - Credo che la famiglia diretta della vittima non ha certo motivo per farmela passare franca se non fossero convinti di quello che scrivono». Da “Le Iene” poi c’è stata la telefonata a Bradley Pike che viene in Australia. «Hanno detto che lui è un assassino - ha commentato Pike - ma io non credo che sia lui l’assassino. E penso che sia solo ridicolo pensare che lui abbia pianificato quell’omicidio. Aveva troppo da perdere». Poi ha aggiunto «credo che sia arrivato il tempo di portare un po’ di pace in questo mondo soprattutto per i suoi figli (quelli di Forti) e per i figli dei suoi figli. È davvero un tragico errore e spero di poter aiutare Enrico ad uscire di galere e di portare un po’ di pace anche ai suoi figli. Quindi vi prego, fatelo uscire, liberatelo». Chico è stato toccato da queste parole e ha fatto un pensiero per il futuro. «Adesso il mio sogno - ha detto - sarebbe che Luigi Di Maio con questa lettera in mano di fronte al governatore lo affrontasse».

Ricordiamo velocemente il caso. Era il 15 febbraio 1998 quando Dale Pike fu ritrovato morto sulla spiaggia di Sewer Beach, a Miami. Le indagini si focalizzarono fin da subito sull’italiano Chico Forti che stava trattando con il padre della vittima l’acquisto del Pikes Hotel a Ibiza. Due anni dopo l’ex produttore è stato condannato all’ergastolo senza la possibilità di liberazione condizionale. Da allora è nata una mobilitazione, con a capo “lo zio Gianni” per sensibilizzare persone e governi per arrivare alla liberazione di Forti. E ora è arrivata questa lettera che, tutti lo sperano, forse poterà cambiare il futuro di Chico. Un futuro senza sbarre.













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