Caserma pompieri, appalto da annullare

Il Comune di Ivano Fracena interviene “in autotutela”: «C’era un errore di procedura nel bando». La palla passa al consiglio


di Marika Caumo


IVANO FRACENA. Annullato l'appalto della caserma dei vigili del fuoco. Una decisione, quella presa dal Comune, motivata da «un errore nella procedura», di cui si discuterà ampliamente nel consiglio convocato lunedì 24 febbraio. Già perché questa decisione segue di poche settimane l'interrogazione presentata dal gruppo di minoranza guidato da Carlo Pasquazzo, nella quale si chiedeva di rinviare e sospendere l'appalto.

Alla base di questa richiesta il fatto che diverse ditte locali non erano state invitate mentre, al contrario, tra le 12 ditte selezionate ce ne sono alcune occupate in settori non confacenti alle caratteristiche dell'opera, riducendo così la partecipazione concorrenziale alla gara. Il gruppo poneva quindi dubbi sulla modalità e trasparenza della selezione delle ditte invitate all'appalto. Ma il sindaco Franco Parotto aveva ribadito che era tutto in regola e il Comune si era attenuto alle leggi, accusando a sua volta le minoranze di un ultimo tentativo per stoppare l'opera.

Si arriva dunque a ieri, con la convocazione del prossimo consiglio. All'ordine del giorno, al punto 3, l'interrogazione delle minoranze sul rinvio dell'appalto e al punto 5 l'esame della proposta di annullamento “in autotutela” della delibera di giunta dello scorso dicembre in cui si approvava il progetto esecutivo dei lavori di realizzazione della nuova caserma ammontante a 1.197.858,89 euro, determinando le modalità di appalto. Con la delibera di lunedì 17 febbraio la stessa giunta ha infatti deciso, «considerato che, ad una più attenta analisi della documentazione predisposta per la gara e della normativa in materia vigente, è emerso un errore nella procedura, che potrebbe inficiarne la regolarità, esponendo l’amministrazione comunale a possibili ricorsi da parte delle ditte concorrenti», di procedere all’annullamento della citata deliberazione e dei conseguenti atti di gara. Si ritiene quindi ragionevole bloccare la presentazione delle offerte da parte delle ditte invitate e interessate, fissata entro il termine del 25 febbraio, rimandando a successivo provvedimento l'indizione di una nuova gara per l'affidamento dei lavori.

Della questione si era parlato proprio ieri mattina in consiglio provinciale. Il consigliere del Pd Mattia Civico, nel “question time”, aveva chiesto «se la giunta provinciale intenda fare chiarezza sullo svolgimento della gara d’appalto in oggetto, al fine di garantire trasparenza e concorrenza». L'assessore Daldoss ha quindi spiegato che la Provincia non può intervenire in merito in quanto «le modalità di selezione del contraente rientrano specificatamente nelle scelte di merito dell’amministrazione comunale». La discussione è poi proseguita con Civico che ha evidenziato l’opportunità per la giunta di chiedersi se abbia ancora senso insistere a voler realizzare quest’opera da oltre 1 milione, oggetto anche di una proposta di referendum della piccola comunità, visto il delicato momento economico e la mancanza di risorse. «E' il caso di costruirla vista la presenza di altre 7 caserme nei comuni vicini in un raggio di 8 chilometri?», ha aggiunto Civico, invitando a valutare la necessità o meno dell'opera anche alla luce della decisione presa dalla giunta comunale di Ivano Fracena di sospendere l’iter della gara in autotutela. «In questo momento di difficoltà - ha concluso - occorre fare le cose con serietà». Insomma alla lunga storia di questa nuova caserma, che non ha nemmeno visto la luce e già ha scatenato polemiche a non finire, si aggiunge un nuovo capitolo.

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