il caso

Casa Girelli, Rossi dice sì all’operazione studentato

In gioco 13 milioni di euro per la Cantina LaVis. Maxi-vertice in Provincia. Il governatore: «Sinergia sui servizi». Ma c’è il problema dell’acquirente



TRENTO. Via libera alla realizzazione dello studentato universitario sull’area ex Casa Girelli di proprietà della Cantina LaVis. Il disco verde all’operazione - che porterebbe 13 milioni di liquidità nelle casse della LaVis impegnata in un difficile piano di salvataggio - è arrivato ieri al termine di un maxi-vertice tra Provincia (presenti Rossi e Mellarini), Comune (il sindaco Andreatta), Federazione della Cooperazione (il presidente Diego Schelfi) e Opera Universitaria (il presidente Alberto Molinari). Una scelta che il presidente Ugo Rossi spiega così: «L’incontro è servito per avere alcune conferme sulla destinazione dell’area in termini urbanistici e di edilizia universitaria. La mia preoccupazione, al di là della valenza dell’operazione per il risanamento della LaVis, che procede per la sua strada in base a quanto previsto dal piano di rilancio, era che fosse confermata la valenza di questa scelta. E abbiamo concluso che vale la pena realizzare lì lo studentato, perché è vicino a quello dell’Opera Universitaria di San Bartolomeo, e dunque è possibile sviluppare una sinergia sui servizi».

Dal Comune, che in questa partita ha un ruolo fondamentale visto che dovrà modificare la destinazione urbanistica dell’area, è arrivato un via libera per bocca del sindaco Alessandro Andreatta. All’Opera Universitaria spettava verificare gli aspetti tecnici, economici e urbanistici dell'affare. Verifiche che evidentemente sono arrivate. Ma ora, incassata la disponibilità dell’amministrazione comunale, il punto ora è avere un acquirente.

Nel febbraio 2012 il Consorzio Lavoro Ambiente (Cla) stipulò un preliminare di acquisto dell’area per 13,5 milioni, versando 3 milioni di caparra, condizionati però al fatto di poter se realizzare lo studentato.

Il Cla sembra ora essersi chiamato fuori dalla partita. «Il Consorzio si è esposto finanziariamente per troppo tempo e oggi, considerato tutto il tempo passato e le difficoltà attraversate dalla LaVis, è necessario trovare soluzioni diverse - ammette Rossi - siamo impegnati a capire se le difficoltà sono superabili».

Il governatore non entra nel merito del «come». Ma verificata l’opportunità dell’investimento, sarà la Provincia - tramite l’Opera universitaria - ad entrare in gioco. «Altri 13 milioni alla LaVis che ancora una volta proverranno dalla Provincia», aveva commentato a giugno il consigliere Pd Luca Zeni, mentre la giunta si apprestava a varare - con un duro scontro interno tra Rossi e il Pd - un leaseback da 8 milioni per acquistare una parte dell’immobile della cantina». Un aiuto condizionato alla sostenibilità del piano di rilancio che sarà valutato da Cooperfidi. Intanto, come già per la biblioteca universitaria alle Albere, la combinazione di più interessi sembra spingere verso lo studentato a Casa Girelli.(ch.be.)













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