Cappelletti, la lista dei regali alle figlie: dall'auto alla casa

Le ragazze al giudice: la gestione economica era di Maria Angelica



TRENTO. Quasi 200 mila euro per l'acquisto della casa e poi un sostanziale aiuto per comperare la macchina nuova e anche de bonifici che si possono definire importanti. Così Maria Angelica Cappelletti ha aiutato le sue figlie. Sono state le figlie, Gigliola e Veronica, a raccontare la parte «economica» della loro vita. È successo ieri mattina nel corso della nuova udienza del procedimento contro il fratello e il marito di Maria Angelica, accusati di concorso nella truffa all'Azienda sanitaria.

La prima a testimoniare è stata Gigliola che ha confermato il fatto che, in famiglia, a tenere le redini dei conti fosse la madre. Lei andava in banca, lei gestiva quel tipo di corrispondenza, lei poi si è occupata dell'home banking. Il padre, invece, non si occupava di nulla di tutto questo. Ha spiegato di come dalla madre le fossero arrivati 15 mila euro per l'acquisto (da 18 mila) dell'auto e di come sempre la madre le avesse versato sul conto 17.500 euro come regalo. Per nulla insospettita, ha semplicemente detto grazie.

Le domande hanno poi riguardato l'acquisto della casa per la sorella Veronica. Maria Angelica avrebbe spiegato alle figlie di avere del denaro da investire arrivato dagli utili dell'azienda e da un riscatto sul tfr. Ed ecco quindi l'appartamento da 192 mila euro con gli arredi (30 mila euro) oltre a versamenti per circa 50 mila euro sempre sul conto di Veronica. E presentati come un aiuto in vista del matrimonio. Hanno poi testimoniato falegnami, carpentieri, architetti, tutte persone che hanno avuto a che fare con la ditta Cappelletti. Quello che hanno raccontato è che i contatti lavorativi erano con Eugenio (il fratello) ma che per la parte delle fatture e quindi dei pagamenti il loro referente era praticamente sempre Maria Angelica. Si torna in aula il 18 maggio con gli ultimi testi.













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