Cantine Ferrari, serve la variante al Prg
Manica chiede se il progetto è compatibile col Pup. Daldoss: «Aree di pregio da compensare». Biasioli: «Iter trasparente»
TRENTO. L’ambizioso progetto della famiglia Lunelli di ingrandirsi per necessità di stoccaggio delle bottiglie di spumante Ferrari, ma anche per avere una sede di rappresentanza degna di un’azienda leader a livello internazionale, è approdato anche in consiglio provinciale. A porre il problema della compatibilità del progetto, che prevede la trasformazione della viabilità del sobborgo di Ravina, con la provinciale 90 che verrebbe deviata più a ovest e la modifica della destinazione d’uso di un’area che attualmente è agricola di pregio, è stato Alessio Manica, il capogruppo del Pd che ha posto la question time ieri in consiglio provinciale.
Manica ha chiesto alla giunta provinciale se è a conoscenza del progetto della nuova cantina Ferrari, se l’ipotesi è compatibile con le previsioni del Pup e se è già stata fatta una valutazione viabilistica dell’intervento da parte dei servizi competenti. Gli ha risposto l’assessore Carlo Daldoss che ha precisato come il Pup permette di ampliare le aree produttive secondarie anche in aree agricole di pregio, pur prevedendo una compensazione che renda disponibile un altro terreno come area di pregio. «Quanto allo spostamento della strada provinciale, - ha aggiunto l’assessore Daldoss - i lavori potrebbero permettere di raggiungere obiettivi di riqualificazione dell’accesso sia a Ravina sia alle Cantine Ferrari. La società ha coinvolto anche la circoscrizione per mettere a conoscenza la popolazione della proposta di variante al Piano regolatore. La giunta considera quindi l’intervento previsto importante e positivo, tale da riqualificare quella parte di frazione della città senza omettere la necessaria cura per il territorio». La palla passa dunque al Comune, che attraverso il Piano territoriale di comunità (Ptc) ha la possibilità di modificare la destinazione delle aree agricole di pregio, compensandole con altre aree. Il vicesindaco Paolo Biasioli spiega i passaggi dell’iter progettuale: «Venerdì si è voluto presentare il progetto alla circoscrizione di Ravina. Per ora non c’è niente di deciso: si dovrà arrivare ad una variante del Prg, in base alla legge provinciale n. 25 che stabilisce che si arrivi ad un accordo urbanistico, laddove ci siano interessi rilevanti pubblici e privati. Questo accordo dovrà passare il vaglio della circoscrizione, della commissione comunale e del consiglio, per poi essere pubblicato per permettere eventuali osservazioni da parte dei cittadini. Tutto ciò nella massima trasparenza».
Il progetto presentato venerdì scorso alla circoscrizione di Ravina Romagnano, in segno di attenzione alla realtà territoriale delle Cantine Ferrari, comporta un investimento di 25 milioni, con una nuova sede su tre piani interrati collegati con un ascensore ad una cupola panoramica dal raggio visivo a 360 gradi. La deviazione della provinciale 90 permetterà il collegamento tra la cantina ed i nuovi spazi per lo stoccaggio delle bottiglie. (sa.m.)