Cala la spesa corrente della Provincia
Pacher: «E adesso riusciamo a pagare più velocemente i fornitori: tempo medio di dieci giorni»
La Provincia autonoma di Trento ha speso meno sulla parte corrente e paga più in fretta di prima i fornitori. Sono i due punti evidenziati dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, che stamani ha presentato al Consiglio provinciale il rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2012. Il bilancio chiude con un avanzo di amministrazione di 294,8 milioni, che rappresenta un'incidenza sui valori complessivi (al netto delle partite di giro) pari al 6,4% (nel 2011 era pari al 10%). La composizione della spesa è stata simile a quella del 2001, con un 61,7% di spesa corrente e un 38,2% di spesa in conto capitale. «Il leggero calo della spesa corrente - come evidenziato da Pacher - è dovuta alle azioni di contenimento attuate a seguito dell'approvazione del Piano di miglioramento della pubblica amministrazione, che quindi inizia a dare i suoi effetti». L'avanzo di amministrazione del 2011 era stato di 464,43 milioni di euro. Diminuisce quindi, in valore assoluto, di 169,6 milioni, con un decremento del 36,5%, dovuto essenzialmente a un livello di maggiori accertamenti inferiore rispetto a quello dell'anno precedente, relativamente ai gettiti arretrati accertati nell'esercizio. Fra gli altri dati, quelli sui pagamenti complessivi, per l'anno 2012 pari a 3.958 milioni di euro pari al 53,2% dell'entità massima potenziale dei pagamenti effettuabili. L'andamento dei pagamenti in conto capitale è stato fortemente condizionato dai vincoli del patto di stabilità con lo Stato, che ha imposto alla Provincia autonoma di Trento un miglioramento del saldo finanziario del patto di stabilità 2012 di oltre 444 milioni di euro. Relativamente ai tempi, il 91% dei pagamenti complessivi effettuati nel 2012, pari a 4.018 milioni, è stato disposto in un tempo medio di 10 giorni.
L'andamento delle entrate nel corso del 2012, secondo quanto è stato spiegato dallo stesso presidente, ha risentito degli effetti derivanti dall'applicazione delle riserve all'Erario disposte dalle diverse manovre statali di finanza pubblica, emanate a partire dall'estate del 2011 per il risanamento dei conti pubblici. In merito, la Provincia ha contestato la legittimità delle disposizioni statali davanti alla Corte Costituzionale. Le impugnative riguardano non solo le riserve all'Erario ma anche le nuove modalità di concorso agli obiettivi di finanza pubblica attraverso forme di accantonamenti a valere sulle entrate provinciali. Contestata inoltre la definizione unilaterale da parte dello Stato dell'entità del concorso in termini di patto di stabilità e la mancata considerazione del concorso già assicurato dalla Provincia con l'Accordo di Milano. Le entrate complessive del bilancio provinciale mostrano, in termini di previsioni finali di competenza, una variazione dello -0,2% passando da 4.734,1 milioni di euro del 2011 a 4.722,3 milioni di euro del 2012. Gli accertamenti di competenza registrano una variazione del -2,0% passando da 4.568,6 milioni di euro del 2011 ai 4.477,3 milioni di euro del 2012. Relativamente alle entrate da trasferimenti, la diminuzione registrata (-11,4%) sconta la riduzione (-27,1 milioni di euro) nel livello delle assegnazioni statali sulla base di specifiche leggi di settore. La diminuzione è in parte compensata dall'aumento dei trasferimenti dall'Unione europea per 5,5 milioni di euro (+43,6%) e della Regione per 1,1 milioni di euro (+2,6%). Per quanto riguarda la spesa, essa può essere misurata, nei suoi aspetti finanziari, dal rapporto tra risorse impegnate e risorse stanziate per i diversi settori di intervento. Questo rapporto si è assestato sul valore finale del 99,6% con un incremento dello 0,4% rispetto all'esercizio precedente. In sintesi, la spesa corrente è stata pari a 2.854,8 (61,7%). La spesa in conto capitale a 1.767,8 (38,2%). La composizione della spesa è sostanzialmente invariata rispetto all'esercizio 2011, con una leggera diminuzione dell'incidenza della spesa corrente in relazione alle azioni di contenimento attuate a seguito dell'approvazione del Piano di miglioramento. Pacher ha presentato anche il dati relativi al Patto di stabilità e al Piano di miglioramento della pubblica amministrazione. Il Patto di stabilità per l'anno 2012 è stato rispettato e la relativa certificazione finale è stata trasmessa entro i termini previsti del 29 marzo 2013.