Cade dalle scale e muore 

Marco Bindo, 46 anni, ingegnere di Pinzolo, vittima durante un sopralluogo in cantiere


di Aldo Pasquazzo


STORO. Marco Bindo è morto ieri pomeriggio sul lavoro. Ingegnere, 46 anni, originario di Pinzolo, è precipitato nella tromba delle scale dell’ex discoteca “Barambana Story Club” a Sotto Villo di Storo durante un sopralluogo. Un volo di tre metri, fatali le ferite. Lascia moglie, due figli piccoli, due valli, Rendena e Chiese, straziate dal dolore. Bindo era una persona molto amata, già membro del Soccorso Alpino di Pinzolo, stimato professionista.

Ieri pomeriggio, Marco Bindo era impegnato in un sopralluogo in cantiere a Sotto Villo di Storo. Si trovava in un edificio che doveva essere risistemato: lui era il progettista e il direttore dei lavori dell’ ex discoteca Barambana Story Club. L’ingegnere era impegnato nella fase preliminare dei lavori, doveva prendere delle misure per stilare un progetto ed avviare quindi il cantiere vero e proprio. Durante quella visita la tragedia, la caduta nella tromba delle scale del primo piano dell’edificio. A dare l’allarme è stata la moglie di Bindo, Roberta Beltrami. Lo aspettava per il pranzo e, non avendo sue notizie, si è rivolta al titolare della società “Il Veliero”, Paolo Berardi che, di quell’ex discoteca, aveva commissionato la ristrutturazione a Bindo. L’edificio sarebbe dovuto diventare un ristorante. Giunto sul posto, Berardi ha fatto la tragica scoperta. Sul posto i sanitari, vani i soccorsi. Una caduta fatale, di tre metri, nella tromba delle scale della vecchia struttura. Le scale non avevano il parapetto. Quel sopralluogo stava avvenendo in una fase iniziale dei lavori, quando cioè l’ingegnere era ancora impegnato nelle misurazioni del caso prima di dare effettivamente il via al cantiere. Immediato anche l’intervento dei carabinieri di Storo e Pieve di Bono e del corpo di polizia locale. Sul posto anche gli ispettori dell'Uopsal. Da chiarire se, all’origine della caduta, possa esserci stato un malore o meno. A casa Berardi, la famiglia proprietaria dell’ex discoteca, tutti sono profondamente scossi. Lo stesso capo fila, Paolo, non ha parole, troppo grande il dolore. Quella di ieri è una tragedia che ha sconvolto due valli, la valle Rendena, dove Marco Bindo era nato e la valle del Chiese, che lo aveva adottato come residente. In entrambe le valli, Marco era persona amata e stimata, che aveva dato tanto alle sue comunità. Amava il suo paese, Pinzolo, amava la sua nuova casa, Darzo. Le alte cime verso le quali tendeva lo sguardo con grande passione, ora sono l’indirizzo di una preghiera collettiva: genti che piangono un figlio e che si stringono, in un abbraccio, a chi resta.













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