Bresimo, cure termali allo Sport Hotel

Ha riaperto dopo quattro anni d’attesa la struttura che sfrutta le sorgenti ferruginose «Mont del Manzi» e «Trovati»


di Giacomo Eccher


BRESIMO. Dopo quattro anni di stop ha riaperto i battenti lo Sport Hotel Terme di Bresimo, una scommessa da rilanciare secondo la proprietà bresciana dell'albergo, aperto nel 1993 (e chiuso nel 2008) sull'onda della ventilata rinascita delle antiche terme. «Il posto è stupendo, le acque termali sono certificate ed efficaci per una serie di problematiche delle vie respiratorie e della diuresi. Inoltre qui si respira un'aria che è tra le più pulite delle Alpi, come sostiene il gruppo di studiosi di vari paesi (Germania, Olanda, Svizzera...) che in questi giorni trascorrono a Bresimo quella che hanno definito la “settimana d'aria”: mezza pensione in hotel e di giorno escursioni tra gli infiniti sentieri che da qui si dipartono», ci spiega il titolare Domenico Benedetti.

Classificato tre stelle l'hotel ha 32 stanze (oltre a quelle per il personale) con 45 posti letto, tutte con tv e servizi, ed è dislocato su tre piani. Al piano interrato la sezione termale dove arriva la miscela delle acque ferruginose dalle sorgenti “Mont dei Manzi” e “Trovati”, acque che dal 2001 hanno ottenuto dal Ministero della sanità il riconoscimento della qualità terapeutiche per cure idropiniche e cure inalatorie ed aerosol. Per l'erogazione di tali cure l'hotel ha in dotazione due apparecchi per inalazione, uno per aerosol e uno di doccia gengivali per l'igiene curativa del cavo orale. In albergo, per il ciclo delle cure termali, è sempre presente un medico che assiste il paziente nelle applicazioni che comprendono anche sauna, bagno turco, bagno termale e per chi lo vuole, e sempre sotto controllo medico, salutari bagno di fieno, fresco di giornata.

«Stiamo ripartendo a piccoli passi, ma i segnali di soddisfazione e di fiducia non mancano anche se la strada è sempre in salita, soprattutto quest'anno», afferma Benedetti che per la conduzione dell'hotel, soprattutto per la sezione termale, fa riferimento alle Terme di Darfo Boario, località di cui è originario e dove risiede. Per l'accesso alle cure è obbligatoria la visita medica che si fa su prenotazione del medico responsabile e la supervisione del direttore sanitario, presente nello stabilimento il lunedì e il giovedì dalle 8 alle 12.

«Il collegamento con le Terme di Darfo Boario oltre che per i materiali di consumo (smaltimento compreso) ci aiuta nella formazione del personale con un sistema di gestione che ha un consolidato standard di qualità. Qui ogni utente è seguito passo passo con cartella clinica personale curata dal medico di servizio», afferma Benedetti. E spiega. «A Bresimo l'unico rumore è quello del torrente che scorre nei pressi dell'hotel lambendo i manufatti della rotonda, la storica sede delle terme che sulla base di un progetto comunale di trent'anni fa, poi purtroppo interrotto, dovevano rinascere rinverdendo i fasti del passato. La nostra società ci aveva sperato e creduto, poi visto che gli anni trascorrevano senza vedere nulla di concreto è stato scelto di di creare le terme dentro l'albergo. Così abbiamo ridato vita alla storia termale che a Bresimo ha vissuto con successo dal 1700 fino al primo decennio del Novecento». Poi sono decadute (acqua termale ce n'era poca) ma ora grazie alla ricerca della Provincia (con un investimento importante) che ha recuperato il flusso di varie mini sorgenti ferruginose che danno consistenza e continuità allo zampillo, la storia delle Terme di Bresimo può riprendere.

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