Brazzanighe, fiduciario nel segno della continuità

Il sindaco Oss Emer ha iniziato martedì sera il giro di incontri nelle frazioni Per i rapporti col Comune i residenti hanno rieletto per acclamazione Ivan Moser


di Roberto Gerola


PERGINE. La prima delle visite frazionali è andata sul velluto. Nel senso che, l’altra sera a Brazzanighe, sotto la pergola del bar c’erano una cinquantina (su 140) di persone che, per acclamazione, hanno riconfermato Ivan Moser loro rappresentante (anche per Pissòl) e quindi fiduciario del sindaco. Cinquanta persone che prima di tutto hanno ascoltato i desideri che a nome loro, Ivan Moser (in carica da 12 anni, operatore del 118) aveva presentato al sindaco (Anderle prima, Corradi poi) come necessità delle due centri abitati: alcuni attuati (pochi), altri in corso (pochi) e poi quelli ancora da soddisfare (tanti).

Da parte degli abitanti c’era un lungo elenco di richieste. E Ivan Moser le aveva puntualmente fatte presente. Principalmente tre punti luce lungo la strada, per altro da riassaltare, che attraversa Pissòl; l’allargamento della stradina a fianco di via dei Montesei e via del Pastori (in corso il frazionamento): l’opera è indispensabile per raggiungere alcune casi abitato (gli stessi mezzi di soccorso fanno fatica); un marciapiede lungo la strada per il lago della Costa, la pavimentazione in asfalto del “foro boario” per adibirlo a parcheggio, dove lasciare l’auto per poi percorrere a piedi i molti sentieri della zona (si raggiunge la Madonna della Comparsa). Si è anche parlato del pericolo di inondazione da parte del rio Pissòl (esce dal lago di Canzolino) e dei provvedimenti imposti dai Bacini montani circa lo spostamento di baracche e altro dalle immediate vicinanze.

Altro argomento la sottostazione elettrica di Brazzanighe: ne è stato chiesto il futuro in relazione alla “stazione di scambio” prevista nella piana del Ciré da parte di Trenta. Non sono mancati cenni polemici all’area cani nel parco fluviale del Fersina “imposta” a suo dalla vicesindaco Marina Taffara; il laghetto del parco fluviale va sistemato (l’apporto della ghiaia ha bloccato il ricambio d’acqua); poi, la necessità di metter mano alla chiesetta che presenta una larga crepa (i “vetrini” dovrebbero essere posti a giorni), ma anche alla staccionata che l’ha circonda visto che è marcia e pericolosa (chi si appoggia può finire di sotto). Altre richieste minori hanno completato l’incontro.

Il sindaco Roberto Oss Emer (con l’assessore Franco Demozzi) era alla sua prima uscita. Si è dichiarato soddisfatto della partecipazione, dello svolgimento, della nomina. E questa sera è il turno di Costasavina (fiduciario è Dino Fontanari): riunione alle 20 nella casa sociale.

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