Bondone, pronto entro pochi giorni il masterplan

TRENTO. Il masterplan affidato dal Comune allo staff di professionisti guidati da Alessandro Oliveri per il rilancio del Monte Bondone sarà consegnato a giorni.Come si ricorderà il progetto prevedeva...



TRENTO. Il masterplan affidato dal Comune allo staff di professionisti guidati da Alessandro Oliveri per il rilancio del Monte Bondone sarà consegnato a giorni.

Come si ricorderà il progetto prevedeva che si partisse dalla distribuzione di questionario ad operatori turistici, albergatori, associazioni sportive, espressioni territoriali e amministrazioni comunali che gravitano sul Bondone per raccogliere proposte, suggerimenti, progetti. Alla base del progetto di sviluppo, la parola d’ordine è stata «condivisione», per avere uno strumento su cui lavorare ed individuare alcuni scenari su cui puntare come, per esempio, il Monte Bondone come “giardino fuori porta", "monte dello sport", "monte del benessere", "riserva di naturalità, "distretto urbano in quota".

Il consigliere delegato del Comune per il Monte Bondone Dario Maestranzi annuncia che si è nella fase finale, nella quale si condividono le proposte. «Sono due le visioni emerse - spiega il consigliere - che vedono il Bondone con una vocazione a parco naturale e che puntano ad uno sviluppo turistico che recuperi il patrimonio edilizio già esistente. Vanno recuperati edifici come quelli a Sant’Anna, come le ex caserme alle Viote, ma anche le seconde case disabitate. Attenzione però, perché non si tratta di un patto territoriale, con finanziamenti. Purtroppo le risorse sono poche, ma se si crea un piano di sviluppo, l’intenzione è quella di mettere in moto gli investimenti dei privati, per creare nuove attività sulla montagna di Trento che attirino turisti. Se vogliamo portare più escursionisti, più ciclisti, bisogna creare nuove strutture e su quello stiamo lavorando». I progetti per riqualificare campi da basket e volley, utilizzando l’esistente sono noti. E sul campo da calcio di Candriai, bloccato per le polemiche, Maestranzi dichiara: «L’intenzione è di ripartire con un’altra proposta, più leggera, perché sono convinto che il campo sarà un veicolo di svilluppo». (sa.m.)













Scuola & Ricerca

In primo piano