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Bitcoin, la casa si compra con il denaro virtuale

La moneta digitale supera i 4mila dollari a unità e conquista il mercato immobiliare. Il trentino Paternoster tra i primi in Italia a capirne il potenziale


di Alissa Claire Collavo


TRENTO. All'apparenza volatile e non concreto, il bitcoin è ritenuto da molti esperti la moneta del futuro. Sviluppata a fine 2008 da un algoritmo matematico, questa valuta virtuale convertibile ha da poco superato il tetto dei 4mila dollari a unità (circa 3500euro) e da quest’anno è pronta a farsi largo nel mercato immobiliare italiano. Per altri esperti rimane debole, perché si fanno anche molti scenari di fallimento del bitcoin. Una scommessa, quindi.

Daniele Paternsoter, ventiduenne trentino, è tra i primi ad averne scommesso sul potenziale. «Ho deciso di puntare sulla criptomoneta sperando in un investimento», spiega Paternoster che ha messo in vendita la casa di famiglia, a quattro piani con B&B a sette camere e maso inclusi. Il tutto per 850mila euro, dato un ribasso del 30% sul valore complessivo determinato dal geometra, pari a 1 milione e 200 mila euro.

La proprietà, già da qualche anno in vendita su alcuni siti immobiliari tradizionali, ha debuttato sul mercato immobiliare bitcoin soltanto tre giorni fa. «Ne ho approfittato - continua Paternoster - gli economisti dicono sia l'investimento migliore del 2017».

«Chi ha acquistato bitcoin due o tre anni fa e ha speso 200, 300 euro, ora potrebbe facilmente comprare una proprietà da 1 milione di euro» spiega Paternoster, facendo notare come il valore della valuta bitcoin sia in continuo aumento.

Una scelta, puntare sull’investimento digitale, che Paternoster auspica possa portare presto i suoi frutti.

Nel giro di una settimana infatti il valore di un bitcoin è incrementato del 20% e del 300% nel corso del 2017, a fronte di una capitalizzazione di mercato che ha raggiunto oltre il 50% dell'intero valore delle valute digitali (71,1 miliardi di dollari). Non male per una valuta intangibile e, fino a poco fa, sconosciuta.

Ma quant'è sicuro investire nella criptomoneta? Nonostante per molti decidere di operare transazioni finanziarie online possa sembrare inaffidabile e rischioso, Paternoster smentisce il fattore truffa: «l’acquisto viene fatto in bitcoin e, al momento della transazione, l’equivalente in euro viene versato direttamente su un portafoglio online - dice - dopodiché si puo’ trasferire la cifra sulla carta Visa e aspettare che il valore salga». Quanto alla sicurezza dei dati, i portafogli sono «criptati e anonimi,per sbloccare i dati, serve un codice a dieci lettere», aggiunge.

E le transazioni avvengono in totale anonimato. Tant'è che il sistema sta diventando lo strumento preferito di criminali, terroristi ed evasori, consentendo loro di far circolare e conservare fondi illeciti. Gli indirizzi bitcoin infatti non hanno nomi o codici di identificazione del cliente e il sistema non ha server né servizio centralizzato. «Per lo Stato queste transazioni sono legali - continua Paternoster - alla fine i bitcoin sono una semplice moneta virtuale. L'unica differenza con quella tradizionale è che i bitcoin sono decentralizzati e quindi non controllabili dallo Stato. E agli acquirenti non arrivano né bonifici né notifiche di transazione, tutto viene svolto con massima segretezza».

Conviene davvero investire nella criptovaluta? «Certo, è la moneta del futuro - conclude Paternoster - ma non lo penso solo io. Lo dicono anche Charlie Sharf, ex amministratore delegato di Visa Inc., e i più importanti finanzieri di New York. Ora anche le banche consigliano di investire in bitcoin». La stessa Unicredit è tra le sette banche internazionali che hanno scelto di utilizzare la tecnologia blockchain per facilitare le transazioni commerciali. Una moneta promettente, dunque, le cui oscillazioni, anche se minime, puntano sempre verso l'alto.













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