Beve varechina, cinquantenne salvata in extremis

Campitello, la donna ha chiamato il 118 ed è stata soccorsa a casa



CAMPITELLO. Se l'è cavata con una lavanda gastrica, ma poteva andare molto peggio. Una donna di 52 anni di Campitello di Fassa ha ingerito ieri sera della varechina, probabilmente dopo aver scambiato la bottiglia con quella di una bibita. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Cavalese, la donna - 52 anni - ha avuto comunque la prontezza di reagire chiamando essa stessa i soccorsi. Nella sua abitazione sono arrivati in pochi minuti gli operatori del 118 Trentino Emergenza, che l'hanno trasportata immediatamente all'ospedale di Cavalese.

Lì sono state compiute le procedure di emergenza in casi di avvelenamento: la donna è stata sottoposta a lavanda gastrica e poi a successivi accertamenti. E' stata quindi trasportata all'ospedale Santa Chiara di Trento per ulteriori controlli e terapie, che sono proseguiti nell'arco della nottata. E' stata trattenuta in osservazione, ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Gli investigatori ritengono che si sia trattato di una disattenzione. Un banale errore, che avrebbe però potuto avere conseguenze tragiche.

A far propendere per questa ricostruzione diversi aspetti: dalla quantità ingerita alla chiamata del 118. Stando alle notizie raccolte dopo l'intervento dei soccorritori, infatti, la 52enne aveva ingerito un quantitativo ridotto della sostanza e questo avrebbe evitato conseguenze peggiori. Fortunatamente, inoltre, la donna si è resa conto di essere in pericolo e ha chiesto aiuto, ottenendolo subito assieme alle terapie necessarie ad affrontare il caso.













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