Belli, la luganega «vip» in piazza Vittoria
La più antica salumeria del Trentino sbarca al mercatino con i suoi prodotti. Spazio alla sesta generazione della famiglia
TRENTO. La salumeria Belli, tempio della luganega trentina (è anche presidio Slow Food), è pronta ad approdare nel cuore di Trento, tra le rinnovate “casette” di piazza Vittoria. Duecento anni dopo l’avvio dell’attività da parte di Giovanni, il capostipite, che agli inizi dell’Ottocento iniziò a lavorare la carne per la sua famiglia a Sopramonte, è venuto il turno della sesta generazione: saranno Simone e Luca, 47 anni in due, a gestire il banco del mercato. «Per noi è stato naturale intraprendere questo lavoro, abbiamo la salumeria sotto casa da quando siamo nati», dice Luca. «Finora ci siamo occupati principalmente del laboratorio. Ci manca il rapporto con la gente e questa esperienza ci darà una visione più ampia del lavoro: potremo dare consigli e capire meglio cosa vuole la clientela». Naturalmente sotto la supervisione di papà Gilberto e zio Gianpaolo, i titolari dello storico negozio di piazza Oveno, a Sopramonte.
Il chiosco dei Belli sarà uno degli otto che verranno inaugurati a metà novembre, dopo i lavori di rifacimento della piazza. Le merceologie saranno varie: il pane, il formaggio, la frutta e verdura (due casette), il pesce i latticini campani e il kebab, che si è guadagnato l’apprezzamento dei giovanissimi, abituati a questo cibo “esotico” forse più che alle luganeghe. Spetterà ai Belli - la cui salumeria è la più antica e rinomata della provincia - rappresentare la tradizione. «Proporremo quello che abbiamo a Sopramonte: salumi e preparati in particolare, come i nostri famosi “pronto-cuoci”, arrosti da mettere al forno, sia di pollo che di coniglio, che costano briga a farli ma permettono alla massaia di velocizzare il disnar. Poi, naturalmente, avremo qualche taglio di carne, ma non tutti perché il locale è piccolo. L’importante sarà avere un punto di riferimento per la clientela in città: se qualcuno ci chiederà dieci costate potremo procurargliele nel giro di un paio di giorni senza farli venire fin su a Sopramonte».
La salumeria Belli è condotta da due fratelli e da 12 collaboratori, 8 dei quali scelti nella cerchia familiare. Il suo punto di forza è la qualità del prodotto e l’”assistenza” al cliente. «Ci riforniamo di maiali trentini e gran suini padani», dice Gilberto. «Quanto ai bovini, abbiamo quelli trentini, ma lavoriamo bene anche con l'Austria, dove hanno una mentalità tradizionale che li porta a tenere le bestie in libertà.
Dopo Giovanni, da cui il soprannome di “Gianelli” dato alla famiglia, che nacque nel 1791 e intraprese la lavorazione e la distribuzione nei masi del Bondone, arrivò Eligio, il vero iniziatore dell’attività commerciale. Assieme a suo figlio Emilio, che fu anche borgomastro a Sopramonte, aprì la bottega di Trento, in largo Nazario Sauro, passata poi a Giovanni, padre di Alice e del dottor Silvio, che ebbe tre figlie (tra cui Gabriella, l'ex direttrice del Mart) e nessun erede in grado di portare avanti l’azienda. «A Sopramonte invece restò Augusto, mio nonno, che aveva 11 figli», continua Gilberto. «Tra questi mio papà Ilario, che prese il timone e poi lo passò a me e mio fratello». Una vera istituzione fu mamma Albertina, che gestì la locanda sopra la macelleria (nel ’68 ci andavano anche sociologi come Alberoni, che pare vi abbia tenuto anche delle lezioni) e mandò avanti la famiglia da sola dopo la malattia e la scomparsa del marito. «E’ stata lei a trasmetterci i segreti su come preparare la carne e tante ricette. Oggi non basta tagliare le mezzene: le spose moderne hanno bisogno di consigli. Pezzi che magari all'occhio non rendono, a livello pratico sono ideali per fare un ottimo spezzatino».
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