TRENTO. «Nel 2011 l’economia nelle province di Trento e di Bolzano ha rallentato. Sicuramente il momento presenta una congiuntura sfavorevole». Così il direttore della filiale di Trento della Banca d’Italia, Antonio Cinque, ha introdotto la presentazione dei dati del rapporto sulle economie regionali riguardanti il Trentino e l’Alto Adige. Il Pil regionale, secondo stime preliminari diffuse da Prometeia, sarebbe cresciuto dello 0,7%, a fronte dell’1,3% dell’anno precedente. Una crescita di poco superiore a quella media italiana e in linea con il Nordest. Una crescita il cui contributo maggiore è venuto dalle esportazioni. Più debole invece la domanda interna.

Punto di forza resta il turismo. Capitolo invece negativo tra le attività produttive è stato quello delle costruzioni, ripresa invece per il mercato immobiliare. Positivo il commercio all’ingrosso, ma non al dettaglio, influenzato nei dati dalla grave flessione del comparto auto e in generale di quello dei beni durevoli. Con dati Istat è stato evidenziato che fra il 2007 e il 2010 i consumi delle famiglie del Trentino Adige sono calati del 5,5%, più della media nazionale (-4%) e del Nordest (-2,8%). Nel triennio 2008-2011 la quota di famiglie con un livello di spesa inferiore alla soglia di povertà relativa è stata del 7,3%, più del Nordest (4,9%), ma meno della media nazionale (11%). Nella media del 2011 il numero di occupati è leggermente cresciuto in provincia di Trento (0,7%), mentre è rimasto stabile in provincia di Bolzano. I prestiti bancari a clientela residente hanno rallentato: a dicembre il tasso di crescita su base annua era dello 0,9% in Trentino e dello 0,4% in Alto Adige, inferiore per entrambi di 3 punti percentuali rispetto a un anno prima. A rallentare di più sono stati i prestiti alle imprese, costruzioni in particolare. A fine anno i tassi erano del 4,6%. Qualche segnale di ripresa viene ora segnalato in provincia di Trento.