Banche all'unisono: «Niente panico»

I direttori invitano alla calma. Servizi di consulenza per rassicurare


Jacopo Tomasi


TRENTO. Niente panico. Lo ripetono quasi come fosse un mantra i direttori dei principali istituti di credito presenti in Trentino. La situazione è certamente drammatica, tra crolli in Borsa e fragilità del sistema-Italia, ma prendere decisioni impulsive rischierebbe di peggiorare le cose. Ed è per questo che le banche stanno cercando di non abbandonare i risparmiatori a loro stessi.

In questo momento i risparmiatori sono un uomo in mare che non riesce a tornare a riva. Se si agitano e si fanno prendere dal panico, rischiano di affogare. Se restano calmi, con i nervi saldi, possono - a fatica e con l'aiuto di qualcuno - raggiungere la terra ferma.

La metafora può aiutare a fotografare una situazione complessa, nella quale però la fuga dalle banche non può essere la soluzione. Anzi, bisogna cercare di investire in modo intelligente, sfruttando anche i prezzi bassi nel settore azionario.  E' questo il consiglio di Nicola Calabrò, direttore della Banca di Trento e Bolzano. «Il risparmiatore medio assiste alle turbolente evoluzioni dei mercati con sentimenti di ansia ed insicurezza», afferma. «Ma il ruolo delle banche dovrebbe essere quello di assistere la propria clientela nel non fare scelte impulsive dettate dall'emotività. Per questo - prosegue il direttore - la Banca di Trento e Bolzano ha deciso in questa fase di intensificare la frequenza di contatti con i propri clienti per fornire un servizio di consulenza sempre più importante».

I risparmiatori sono preoccupati, ma non ancora in allarme. «Non stiamo assistendo a fenomeni di ritiro di risparmi dai conti correnti - riflette Calabrò - anche se in qualche caso registriamo richieste da parte di alcuni clienti di riposizionarsi con scelte di investimento che diano maggiore tranquillità. In ogni caso, in questi momenti è importante non lasciarsi prendere dalla tentazione di disinvestire in una fase che potrebbe essere meno indicata in termini di penalizzazione per la discesa dei prezzi degli strumenti azionari ed obbligazioni che si è verificata. Chi guarda al futuro con una visione a medio-lungo termine - conclude - oggi potrebbe cogliere qualche opportunità proprio in funzione dei prezzi bassi nel settore azionario».

Enrico Salvetta, vice direttore della Cassa Centrale Banca, è sulla stessa lunghezza d'onda. «La situazione è sicuramente preoccupante, il mare è in tempesta, ma è fondamentale capire qual è la rotta per resistere alla difficoltà. E' importante ribadire ai nostri clienti che le Casse Rurali del Trentino sono solide e hanno i conti a posto, oltre a coefficienti patrimoniali in grado di coprire le esigenze normative e, quindi, far fronte ad eventuali difficoltà future».

Insomma, lo scenario è complesso ma il sistema trentino "tiene". «Vedo che i nostri clienti - prosegue Salvetta - hanno fiducia sul sistema banca. In questo periodo stiamo privilegiando i piani d'accumulo e alle famiglie consigliamo di diversificare per mitigare il rischio. Se con i propri risparmi s'investe in obbligazioni della propria Cassa Rurale, che significa investire in una banca solida, e si fanno investimenti in titoli di Stato, un momento di crisi come questo può diventare anche un'opportunità».

Anche Unicredit, tra i principali istituti di credito operanti in provincia, predica prudenza. «Non stiamo assistendo a fenomeni di panico», dichiarano in proposito i vertici della banca.  «La clientela chiede informazioni e vuole tenersi aggiornata. UniCredit, da parte sua, si sta adoperando nel dare massima assistenza e consulenza ai propri clienti, tenendoli informati sugli interventi che in sede europea si stanno discutendo in questi giorni».













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