Badante ruba un assegno alla sua assistita

Una donna di 40 anni è finita nei guai per furto e falsificazione di titolo di credito, ma non si trova



TRENTO. Una badante romena di 40 anni è finita nei guai con l’accusa di aver rubato un assegno e di aver cercato di incassarlo dopo averlo lei stessa compilato e firmato mettendo un importo di 600 euro. La Procura ha chiuso le indagini e si avvia a chiedere il rin vio a giudizio per la donna che, nel frattempo, è rientrata in patria e non si trova. Quindi, viste le nuove norme sugli irreperibili, il processo sarà sospeso. La badante è indagata per falso e furto. I fatti risalgono allo scorso dicembre e si sarebbero verificati a Vezzano. La donna si sarebbe impossessata di un assegno bancario che avrebbe sottratto all’anziana che assisteva. L’assegno era custodito all’interno di una scatola nella cucina della casa dell’anziana che ha problemi di salute e deambulatori.

La badante avrebbe pensato bene di rubare l’assegno di metterlo all’incasso. Per farlo, visto che l’assegno era totalmente bianco, la badante ha commesso anche il reato di falsificazione di titolo. Infatti ha compilato l’assegno con una penna con inchiostro rosso e poi ha messo una cifra di 600 euro. Infine, ha messo anche la firma falsa dell’anziana. Poi è andata in banca a incassare il titolo di credito. Però gli impiegati della banca si sono subito resi conto che c’era qualcosa che non andava e hanno chiamato i carabinieri. Così per la badante sono iniziati i guai.













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