Avis, in Trentino crescono le donazioni: mille in più nel 2010
Il presidente Zappaterra: «Ma sono sempre gli stessi e il bisogno è in continuo aumento»
TRENTO. Crescono le donazioni di sangue. I dati dell'Avis di Trento, che ieri ha celebrato la festa del donatore, indicano un aumento dalle 23.510 del 2009 alle 24.549 del 2010, capaci di garantire l'autosufficienza degli ospedali della provincia. «Ma attenti - avverte il presidente Fabrizio Zappaterra - questa sicurezza rischia di impigrire i cittadini, che danno per scontato che altri provvederanno sempre a quanto necessario. Le richieste sono in continuo aumento».
All'Oratorio del Duomo ieri è stato un momento di incontro tra le associazioni di volontariato e i donatori e una festa per la consegna delle benemerenze a chi si è più impegnato negli anni. Una recente indagine di Eurobarometer vede l'Italia penultima per donatori di sangue occasionali. «La nostra forza sono i donatori periodici, la migliore garanzia di sicurezza del sangue trasfuso», ha ricordato Zappaterra nella sua relazione. Anche in Trentino l'Avis e le altre associazioni assicurano tutto il sangue necessario all'autosufficienza degli ospedali provinciali e ad occasionali richieste di emergenza fuori provincia. Tra sangue intero, plasma e piastrine, le donazioni quest' anno sono state 24.579, 1039 in più rispetto al 2009: 20.166 le sacche utilizzate. «Il Trentino si distingue per il profondo senso di responsabilità rispetto alla donazione, di sangue, midollo osseo e organi, diventate esigenze vitali della società», ha continuato Zappaterra. «Ma questa sicurezza finisce per impigrire la popolazione e i mass media, che danno per scontato che altri provvederanno. Invece le richieste crescono ogni anno, i donatori finiscono in affanno e le attività promozionali vengono snobbate come perdite di tempo».
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