«Autonomia, cambiamo la costituzione»
Dellai a Riva: è arrivato il momento di chiedere tutte le competenze
RIVA DEL GARDA. E' proseguito a Riva del Garda il confronto sul futuro della Cooperazione trentina. E mentre a Trento si manifestava in piazza per l'Autonomia, proprio di Autonomia si è parlato anche a Riva. Coordinata da Carlo Dellasega, direttore generale della Cooperazione Trentina, il dibattito ha raccolto le considerazioni di Lorenzo Dellai, di Diego Schelfi, presidente della Cooperazione Trentina, di Heiner Nicolussi Leck, presidente Raiffeisenverband Tirol e dei professori universitari Andrea Leonardi e Gianfranco Cerea. Quest'ultimo ha proposto un quadro storico dell'Autonomia che ha rappresentato un prologo interessante: «Questa terra parte da una esperienza di autogoverno che ha almeno cent'anni in più rispetto alle altre regioni italiane. E non è vero che siamo privilegiati. Se prendiamo i dati della spesa pubblica per ogni regione italiana, in Trentino si spendono circa 10.000 euro l'anno (meno della Liguria che è regione ordinaria), la media italiana è di 8.700 euro. Ma gestire un territorio di montagna è più complesso e costoso che uno di pianura».
«E' una tavola rotonda che fotografa il Trentino nella sua anima profonda» - ha osservato Dellai. «Cooperazione e Autonomia, infatti, rappresentano il tratto distintivo della nostra comunità. Siamo, assieme a pochi altri, i portabandiera della concezione moderna dello Stato. Non siamo né una provincia né una regione come le altre». Ha poi aggiunto che «dobbiamo arrivare ad una modifica costituzionale come premessa per un nuovo statuto di autonomia della "Comunità Autonoma" del Trentino. Risultato di una vera e propria ricerca di nuovi ambiti di autonomia e nuove competenze, un patto tra istituzioni che porti all'Autonomia Integrale». Da parte sua, Schelfi, ha ribadito che «Cooperazione e Autonomia camminano sulle stesse gambe. La Cooperazione si deve mettere in gioco per consentire alla nostra comunità di individuare strade nuove. L'Autonomia è un vantaggio straordinario. Noi cooperatori siamo convinti che essa è un grande valore. La Cooperazione Trentina è pronta ad affrontare elementi imprenditoriali che possano dare sviluppo alla nostra terra. Si deve mettere in gioco per consentire alla nostra comunità di individuare strade nuove».