il nuovo welfare 

Assegno unico,  già 20 mila domande in Provincia

TRENTO. Con l'inizio del 2018 l'Assegno unico provinciale diverrà pienamente operativo. In Trentino il sistema della protezione sociale e di sostegno alle famiglie compie dunque un deciso passo...



TRENTO. Con l'inizio del 2018 l'Assegno unico provinciale diverrà pienamente operativo. In Trentino il sistema della protezione sociale e di sostegno alle famiglie compie dunque un deciso passo avanti in direzione dell'equità, dell'inclusione e dell'universalità. Per confrontarsi sul valore di questa esperienza, ed in generale su come l'Autonomia possa costruire e sperimentare itinerari di innovazione sociale, da cui anche il resto del Paese possa trarre ispirazione, il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi ha discusso ieri, al Consorzio dei Comuni, con Chiara Saraceno (foto), sociologa e honorary Fellow al Collegio Carlo Alberto di Torino. La conferenza, "Assegno unico provinciale. Equità e solidarietà a sostegno dei più deboli", è stata aperta dal vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro della Provincia Alessandro Olivi.

Di contrasto alla povertà si è parlato anche in un seminario alla Lares, la scuola di relazioni sindacali della Tsm. Le caratteristiche del nuovo assegno unico sono state illustrate da Roberto Pallanch, del Servizio Politiche sociali della Provincia. Pallanch ha chiarito che ad un mese dall'avvio delle domande circa la metà dei potenziali beneficiari, 40mila nuclei in tutto, hanno già presentato domanda. Per il 2018 la Provincia ha previsto risorse complessive per 76 milioni di euro. L'assegno unico comprende in un solo strumento il reddito di garanzia.













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