Arriva la radio digitale Il Trentino apre la strada

In provincia la prima sperimentazione del nuovo media su scala nazionale Tante le informazioni aggiuntive, dal traffico al meteo, e contenuti anche visuali



TRENTO. Dopo la televisione anche la radio lascia l’analogico per trasferirsi (progressivamente) sulle frequenze digitali. Il Trentino sarà la prima provincia in Italia in cui sarà sperimentata la nuova modalità di trasmissione dei contenuti radiofonici. Le prospettive del nuovo media sono state presentate ieri nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Provincia, Alberto Pacher, il direttore generale Rai, Luigi Gubitosi, e il presidente di Ard, Stefano Ciccotti. «Il Trentino - ha sottolineato Gubitosi - è stata scelta come area sperimentale in quanto territorio tecnologicamente avanzato e come partner tradizionale Rai. Qui siamo partiti, con successo, anche per la televisione digitale».

Il ruolo dell’innovazione in Trentino è stato sottolineato dal presidente Pacher: «Stiamo lavorando per portare i servizi digitali, e anche la radio, in tutte le aree del Trentino perché crediamo siano una delle risposte più efficaci al rischio di spopolamento della montagna. E i fatti ci stanno dando ragione». Dai prossimi giorni saranno 22 i programmi di varie emittenti, disponibili per il radioascoltatore trentino. La presentazione di ieri è stata organizzata dall’associazione per la Radiofonia Digitale in Italia (Ard) e si inquadra all’interno di un percorso virtuoso che vede la nostra Provincia come la prima in Italia nella quale è iniziato il processo di trasmissione digitale del segnale radiofonico. Da qualche mese infatti il ministero dello Sviluppo Economico ha rilasciato i diritti in uso delle frequenze in Trentino ai consorzi che partecipano al progetto pilota di diffusione della radio con la tecnologia Dab+.

A Riva del Garda è iniziato ieri e si concluderà oggi un convegno internazionale sullo sviluppo della radiofonia digitale in Italia, in collaborazione l’organizzazione mondiale World Dmb, con il supporto di Club Dab Italia e Trentino Network. «La Provincia Autonoma di Trento - ha spiegato il presidente Alberto Pacher -ritiene importante contestualizzare questo progetto nell’ambito delle politiche da noi perseguite per la digitalizzazione del territorio con una infrastruttura di telecomunicazioni a banda larga».

In particolare nelle aree montane e rurali la banda larga è ora ritenuta condizione essenziale per lo sviluppo, in quanto capace di ridurre l’isolamento, incentivare e trasferire l’innovazione, accelerare i flussi di comunicazione con l’esterno e migliorare l’accesso a servizi innovativi da parte degli enti e delle imprese. La radio digitale, infatti, permette di abbinare al normale ascolto radiofonico una notevole quantità di informazioni aggiuntive, ad esempio sul traffico o meteorologiche, e anche contenuti visuali quali schede ed immagini. Inoltre, la tecnica digitale che sta alla base della nuova modalità di trasmissione di contenuti radio garantisce un’ottima qualità di ascolto e un’elevata copertura del servizio. Per ascoltare la radio digitale è sufficiente disporre di un apparecchio con marchio Dab+. Sono numerosi i modelli oggi in commercio, alcuni dei quali permettono anche la ricezione tradizionale delle emittenti in Fm.













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