Arrigo Poletti indagato per truffa a Padova

Si tratta di fatti che risalgono al 2003. Poletti, in carcere per il crac Aeroterminal, dovrà affrontare il giudizio immediato a fine giugno. E’ accusato di bancarotta fraudolenta. In questi giorni è emerso che ha rifiutato di patteggiare una pena di quattro anni di reclusione



TRENTO. Altra tegola giudiziaria sulla testa di Arrigo Poletti. L’immobiliarista noneso, in carcere da settembre per il crack di Aeroterminal, è indagato per truffa aggravata insieme a una decina di persone dalla Procura di Padova. Si tratta di fatti che risalgono al 2003. Poletti dovrà affrontare il giudizio immediato a fine giugno. E’ accusato di bancarotta fraudolenta. In questi giorni è emerso che ha rifiutato di patteggiare una pena di quattro anni di reclusione.
Dopo l’arresto per il crac Aeroterminal, arriva l’inchiesta per truffa aggravata. Un momento delicato per Arrigo Poletti che presto si dovrà difendere in appello a Venezia nell’ambito di un altro procedimento per bancarotta fraudolenta finito con un’assoluzione in primo grado a Verona. Intanto emerge che Poletti, che ha cambiato avvocato incaricando un professionista veneziano, ha rifiutato di patteggiare una pena di 4 anni per il crack Aeroterminal. In considerazione del fatto che è in carcere da nove mesi, sarebbe uscito tra non molto. Poletti, però, è convinto di poter dimostrare la sua innocenza nel giudizio immediato che si terrà a fine mese a Trento.
Poletti è stato arrestato dalla Guardia di Finanza al rientro da un lungo viaggio. Si temeva che ripartisse per il Brasile sottraendosi alla giustizia. Il pubblico ministero Pasquale Profiti ipotizza che Poletti, con la complicità di professionisti e imprenditori, abbia ripulito le casse di Aeroterminal. L’attività predatoria, che sarebbe già stata messa in opera all’epoca dell’acquisto dei terreni vicini all’aeroporto di Venezia, sarebbe culminata con la sottrazione, durante il 2006, di 49,5 milioni di euro dalle casse della società.
Durante l’interrogatorio, Poletti ha cercato di ridurre le proprie responsabilità sostenendo che anche gli altri amministratori erano a conoscenza dei movimenti finanziari. Indagato in concorso con lui c’è anche l’allora presidente di Aeroterminal, Ernesto Bertoli, patron di Folgarida Marilleva spa, la società che controllava la spa veneziana prima del fallimento. Adesso saranno i giudici a dire se l’immobiliarista noneso è responsabile del più grande crack trentino.
(u.c.)

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