Arco, va in scena lo show di Sgarbi

Visita solo esterna per il critico: «Può diventare la sede di prestigio del Mart»


Gianluca Marcolini


ARCO. «Ad occhio e croce posso azzardare che ci troviamo al cospetto del più importante palazzo del Trentino, addirittura superiore a Castel Thun. La Provincia dovrebbe acquisirlo e trasformarlo in una sede distaccata del Mart». Dentro non l'ha potuto vedere ma a Vittorio Sgarbi è bastato ammirarlo dal cortile per emettere la sua "sentenza" su Palazzo Marchetti: «E' un vero delitto che non sia stato ancora restaurato».

Alla fine il noto critico d'arte - ma anche ex parlamentare, sindaco di Salemi ed opinionista televisivo - è stato di parola. Una decina di giorni fa, come aveva riportato in esclusiva il Trentino, si era imbattuto in Palazzo Marchetti mentre assieme al consigliere provinciale Mauro Ottobre e all'assessore Franco Panizza si stava recando a cena in via Ferrera, alla trattoria "Il Transito". Un autentico colpo di fulmine con successiva richiesta di poter visitare il palazzo di giorno e magari anche al suo interno. La richiesta, ieri pomeriggio, è stata esaudita solo a metà. Nonostante l'interessamento di Ottobre e dell'assessore comunale Max Floriani e le intercessioni degli uffici provinciali presso i proprietari, la famiglia Pompeati, non c'è stato verso di varcare il portone d'ingresso.

Sgarbi è stato, così, costretto ad ammirare il palazzo dall'esterno ma tanto gli è bastato per farsi un'idea sul tesoro storico ed architettonico racchiuso in quelle mura. L'onorevole non ha tradito neppure le aspettative di chi ha imparato a conoscerlo per la sua verve dialettica: gustosi i siparietti con Mauro Ottobre, punzecchiato alla maniera del personaggio televisivo. Il consigliere autonomista, dal canto suo, s'è detto disponibile a farsi promotore, con l'aiuto dell'amministrazione comunale, di un ordine del giorno, da presentare in sede di discussione della legge finanziaria, per chiedere alla Provincia che venga messa a bilancio la somma - si parla di 5-6 milioni di euro - per l'acquisto di Palazzo Marchetti.

Ma la visita arcense di Sgarbi (poi ospitato dal sindaco Carlo Remia a Canale) è proseguita anche nella sala degli affreschi e all'archivio storico di Palazzo Giuliani e quindi in Collegiata, dove lo studioso ha recensito tutti i dipinti, addirittura scovando, per uno di questi, l'autore che si riteneva ignoto. A guidarlo in questa gita culturale non poteva che essere lo storico Romano Turrini il quale, in cambio, ha ricevuto i complimenti per la dotta esposizione. Tour che ha fatto tappa anche alla chiesetta di Caneve dove il sindaco di Salemi è giunto solo dopo essersi intrattenuto con alcune passanti, una in particolare. Immancabile, infine, una battuta, mentre era al telefono, sul nuovo Governo: «Tutto ok, è il 5º Berlusconi».













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