Arco, in via Ferrera ladri di fiori e vandali

Negozianti e ristoratori stufi di furti e dispetti: spuntano le telecamere


Gianluca Marcolini


ARCO. «E' una battaglia quotidiana contro ladruncoli e teppistelli e a lungo andare diventa frustrante. Facciamo di tutto per dare a questa via la dignità che merita ma talvolta ci sentiamo figli di un Dio minore rispetto al resto del centro storico. Forse un pizzico di sorveglianza non guasterebbe». Ormai non lo si può più nascondere: ad Arco esiste un problema di ordine pubblico. Difficile a questo punto sostenere la tesi dei casi isolati quando gli episodi raggiungono una frequenza quasi giornaliera.

Rita Matteotti e Aldo Tiboni ormai non contano più le volte che sono stati costretti a ricomprare i fiori con cui abbelliscono la via. I titolari della lavanderia e del ristorante Il Ritratto hanno di che lamentarsi. «I vandalismi sono sempre esistiti ma non come in questo ultimo periodo - spiegano - e la cosa comincia ad essere snervante». Tiboni e la compagna Raffaella Baldessari non fanno neppure in tempo ad adornare i tavolini del loro locale che si affacciano sulla via. E lo stesso vale per i vasi di fiori all'ingresso della lavanderia. «Ma se all'inizio i danni avvenivano soprattutto di notte, oggi accade anche durante il giorno - commentano amaramente - basta distogliere lo sguardo un po' troppo a lungo. Ragazzate sono i fiori strappati nottetempo o la terra dei vasi sparpagliata ovunque, oppure l'insegna del ristorante gettata in fondo alla via. Rubare i fiori alla luce del sole è furto. Senza contare la sporcizia che troviamo al mattino e per sporcizia intendiamo i "ricordini" lasciati non solo dai cani». A Rita Matteotti è persino successo di trovare una persona serenamente affaccendata ad urinare bordo strada. Comprensibile lo sconcerto.

«Servirebbe un maggiore presidio da parte delle forze dell'ordine, polizia locale in primis - sostengono gli esercenti - l'amministrazione comunale è bene che sappia come vanno le cose qui». Quella di via Ferrera, infatti, non è una situazione isolata. Nelle ultime settimane sono balzati alla cronaca vari gesti di pura inciviltà (il terriccio in via Segantini o il portone di via Vergolano scambiato per latrina) a tal punto che nell'ultima riunione di Assocentro si è discusso solo di questo. Il Comune ha messo a bilancio i soldi per l'installazione di un sistema di videsorveglianza. Intanto, Rita Matteotti si è arrangiata posizionando un paio di telecamere sopra l'ingresso della sua lavanderia. Teppistelli e ladruncoli sono avvisati.













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