Appalto pilotato, scatta la condanna

A Enzo Libardi una pena di un anno e 5 mesi per turbativa d’asta e corruzione



TRENTO. Aveva vinto l'appalto per le divise dei casellanti dell'A22. Però, secondo la Procura, aveva regalato al responsabile dell'ufficio acquisti della società di via Berlino un letto e due paia di costosi occhiali. Per questo ieri il tribunale di Trento, presieduto da Guglielmo Avolio, ha condannato Enzo Libardi, imprenditore della Valsugana, titolare della Moda Carpi sas di Levico, a un anno e 5 mesi di reclusione per corruzione e turbativa d'asta. In precedenza il responsabile acquisti dell'A22 aveva patteggiato undici mesi per la corruzione ed era stato condannato in appello per la corruzione, dopo essere stato assolto in primo grado solo per questo reato.

Ieri il tribunale ha ritenuto valida l'ipotesi dell'accusa, sostenuta dai pubblici ministeri Alessia Silvi e Pasquale Profiti. Secondo l'accusa, tra il funzionario dell'A22 e l'azienda di abbigliamento di Levico, erano intercorsi degli accordi illeciti per pilotare, nell'estate del 2006, un appalto per la fornitura di vestiti ai dipendenti dell'Autobrennero per un valore di 350 mila euro. Un appalto dall'iter piuttosto complicato. In un primo momento la commissione di gara aveva scartato tutte le ditte partecipanti: i campioni di tessuto presentati vennero considerati non adatti rispetto alle caratteristiche indicate nel bando.

A distanza di qualche settimana venne indetta una nuova gara. Tra le ditte che si ripresentarono prevalse la Tessil Forniture, azienda vicentina. La società risultò seconda per quanto riguarda la qualità dei campioni mentre si posizionò al primo posto per quanto attiene all'offerta economica: 298 mila euro, contro i quasi 350 mila della seconda classificata. I problemi, però, sorsero quando la commissione chiese conto alla Tessil Forniture del prezzo proposto, forse giudicandolo troppo basso.

Le giustificazioni dell'azienda vennero considerate non soddisfacenti e l'A22 decise di escludere la ditta vicentina, aggiudicando l'appalto alla seconda in graduatoria, ovvero la Moda Carpi, società che da oltre un decennio rifornisce l'Autobrennero. Le indagini erano partite qualche mese più tardi, sulla base di un esposto ben dettagliato, e aveva portato anche ad una perquisizione nella sede di via Berlino. In poche parole, secondo gli inquirenti, Libardi avrebbe fatto dei regali - si parla di due costose paia di occhiali e una rete da letto - al responsabile dell'ufficio acquisti Sonn. Ieri è arrivata la condanna per tutte le accuse contestate.













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