Aperta la nuova ciclabile di via Grazioli
Lunga 650 metri, a doppia corsia, inaugurata dopo un anno di lavori. Cofinanziata con i fondi Pnrr. Nuovo impianto di illuminazione e percorsi tattili per non vedenti
TRENTO. Fatti gli ultimi ritocchi alla segnaletica e tolte le transenne, dopo circa un anno di lavori è da ieri (5 agosto) percorribile la nuova pista ciclabile di via Grazioli.
Cofinanziata con i fondi del Piano nazionale di ripresa
e resilienza (missione M2c2 – Ciclovie Urbane), la pista ciclabile è a doppio senso di marcia su corsia riservata, fisicamente separata dal marciapiede tramite un’aiuola e un’alberata. È larga 2,5 metri e si sviluppa per circa 650 metri.
A ovest il percorso consente di raggiungere il centro storico collegandosi al primo tratto di pista ciclabile già realizzato tra via Paradisi e via Brigata Acqui: in futuro questo snodo sarà reso più fluido grazie a un ulteriore intervento in Largo Porta Nuova. A est il collegamento con viale Trieste è invece garantito dall’istituzione di quella che il codice della strada definisce “strada urbana ciclabile”, con limite di velocità non superiore a 30 Km orari e priorità per le biciclette.
Oltre alla realizzazione della pista ciclabile, il progetto ha previsto il rifacimento dell’impianto di illuminazione pubblica (con conseguente diminuzione dei consumi energetici) e un’attenta riqualificazione del verde, con aiuole a delimitare la carreggiata che hanno migliorato e abbellito l’aspetto della via. Sono state rinnovate pure tutte le pavimentazioni in cubetti di porfido, le cordonate e il manto in conglomerato bituminoso sia stradale che della pista ciclabile. Sono state inoltre rifatte le caditoie e, dove necessario, sostituiti gli allacci al collettore delle acque bianche esistente. Infine sono stati predisposti i percorsi tattili per non vedenti in corrispondenza di ogni attraversamento pedonale e ciclo-pedonale così come previsto dal Piano di eliminazione delle barriere architettoniche e sensoriali.
Rimane da completare la sistemazione di alcune aiuole nella parte est, che a causa della alte temperature estive non è stato possibile piantumare.