Aperta l'indagine sulla scomparsa di Nicola Demattè
Da venerdì il 19enne di Cristo Re è sparito nel nulla. Al lavoro polizia e procura, sentiti anche gli amici e i compagni di scuola
TRENTO. Da quasi una settimana ormai il 19enne non ha più dato notizie di sé. Dopo le ricerche in città e non solo, ora è stato anche aperto un fascicolo sulla scomparsa di Nicola.
Un passaggio formale che però consente agli inquirenti (a coordinare l’indagine è il sostituto procuratore Davide Ognibene) di attivare una serie di accertamenti e di controlli che potrebbero fornire elementi preziosi per individuare il ragazzo. Il reato indicato sul fascicolo è quello di sequestro di persona ma non perché ci siano delle indicazioni in questo senso, ma perché è necessario individuare un possibile reato per poter accedere ad una serie di strumenti investigativi.
Nessun aiuto, a quanto pare, dal telefono di Nicola. Che inizialmente suonava a vuoto e veniva indicato nella cella di Sanseverino. Una cella con il raggio di un paio di chilometri: cercarlo lì era quasi impossibile. Un cellulare che risultava immobile come se, e l’ipotesi è stata valutata, fosse stato abbandonato per volontà o per caso su una panchina, in un cestino dell’immondizia. Da domenica nessun segnale.
Ora si cercano informazioni su Nicola con altri strumenti. Si potranno esaminare i tabulati del ragazzo, un’operazione che potrà permettere di capire con chi ha avuto gli ultimi contatti prima che il telefono smettesse di essere attivo. E poi ci sono gli accertamenti sugli spostamenti di denaro. L’utilizzo eventuale di un bancomat può fornire indicazioni su dove il possessore si sia trovato in un determinato momento. E poi ci sono le telecamere che potrebbero aver immortalato il passaggio di Nicola. Che potrebbero dare una pista per gli investigatori.
Sono stati sentiti anche gli amici e i compagni di classe all’Enaip del giovane per cercare di avere un quadro di quello che potrebbe essere successo e di dove Nicola possa essere andato. Quello che al momento si sa di questo allontanamento è poco.
Venerdì Nicola era nella casa della madre Cristina, nella zona di Cristo re. Verso le 17 il giovane esce di casa e da quel momento sparisce. All’inizio la convinzione dei suoi famigliari era che il ragazzo sarebbe tornato in fretta. Ma le ore passavano e la porta non si apriva. Il sabato la decisione di dare l’allarme. Sia alle forze dell’ordine che anche ai social.
Ieri il caso è arrivato anche alla televisione nazionale. E lo ha fatto tramite la trasmissione «Chi l’ha visto?» che ha raccolto l’appello di mamma Cristina e ha messo a disposizione tutti i suoi canali. Il ragazzo, lo ricordiamo, al momento della scomparsa indossava una giacca blu Napapijri e jeans, ha gli occhiali e indossa un dilatatore nell'orecchio sinistro.