Ancora senza un nome l’uomo travolto dal treno

L’incidente della vigilia di Natale ha bloccato per un paio di ore la linea ferroviaria La Polfer sta ricostruendo l’identità del morto: un 50enne senzatetto straniero



TRENTO. Il macchinista non ha avuto neppure il tempo per frenare, per evitare l’impatto. Impossibile in quel buio notare la figura di quell’uomo che camminava pericolosamente lungo i binari. E così è morto la vigilia di natale un cinquantenne straniero di cui non è ancora noto il nome. La polizia ferroviaria sta lavorando per ricostruire la sua identità ma a quanto pare si tratta di un senzatetto, di uno straniero che, forse, in Trentino era solo di passaggio. Negli uffici della stazione arrivano le prime informazioni e si è fatto avanti un uomo che dice di aver scambiato un paio di frasi con la vittima dell’incidente e che parlava in inglese. Pochi gli elementi di partenza per poter ricostruire in maniera completa la storia di quest’uomo e per capire per quale ragione, la sera del 24 stesse camminando lungo la linea ferroviaria del Brennero.

Per raccontare quello che è successo partiamo dalle certezza, dalla ricostruzione dell’incidente ferroviario. Erano circa le 19.30 del 24 e sul convoglio, oltre al personale ferroviario c’erano una quindicina di passeggeri diretti verso Trento. Il macchinista supera l’abitato di San Michele ma poco dopo si rende conto all’improvviso che davanti a lui c’è la sagoma di un uomo che cammina sui binari. Azione immediatamente il freno ma è tutto inutile. L’uomo non riesce a spostarsi e viene travolto dal treno. L’allarme è immediato e sul posto arriva l’ambulanza ma non c’è nemmeno la possibilità di tentare una rianimazione disperata: la morte è istantanea.

Arrivano anche gli agenti della polizia ferroviaria che iniziano i primi accertamenti. Intanto vengono allertati anche i vigili del fuoco: il treno deve restare fermo fino a quando le verifiche non sono terminate e così sono i pompieri a garantire la prima assistenza ai 15 passeggeri che poi vengono portati alla stazione di Mezzocorona. Il traffico ferroviario viene bloccato per un paio di ore con otto convogli che di conseguenze vengono cancellati.

Scaraventati a qualche metro di distanza dal luogo dell’incidente ci sono le cose che il morto ancora senza nome aveva con sè. Un piccolo zaino e delle coperte e basta. Non sono stati ancora trovati documenti d’identità anche se, vista la testimonianza raccolta, pare che si tratti di uno straniero. Difficile anche dire cosa facesse sui binari di notte. Forse voleva semplicemente spostarsi verso sud scegliendo di seguire il tracciato dei binari che è più diretto - e quindi più corto - rispetto a quello delle strade. Non si esclude neppure l’ipotesi del suicidio anche se non ci sono elementi certi in questo senso.

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