Amianto, la mappa del pericolo: sono 732 i siti già individuati

Il censimento riguarda solo Vallagarina, Garda e Giudicarie Dal 3 giugno via alle domande di contributi per la rimozione



TRENTO. Dal prossimo 3 giugno e fino al 31 luglio potranno essere presentate all’Agenzia provinciale incentivazione attività economiche - le domande per accedere ai contributi per la rimozione con smaltimento delle coperture in cemento amianto. Per accedere ai contributi (fino al 70 % della spesa ammessa) è necessario un documento di classificazione, che viene rilasciato dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento dopo sopralluogo, che attesti l’indice di degrado degli edifici.

La mappatura delle coperture in cemento amianto presenti sul territorio è in corso. L’individuazione è stata effettuata in parte con tecnica “Mivis” (cioè con operazioni di telerilevamento attraverso sensori collocati a terra) e in parte con sorvoli in elicottero: tecniche che, a causa della particolare e non uniforme conformazione del territorio, non bastano però da sole ad individuare e censire la totalità dei siti. Per individuarli davvero tutti occorre la collaborazione dei Comuni, delle Comunità e dei singoli cittadini. Sui siti individuati vengono poi effettuati sopralluoghi, per stabilire il grado di pericolosità della copertura, a definire il quale concorrono la grandezza della superficie esposta, la vicinanza a centri abitati, a scuole o ospedali, lo stato di degrado della copertura e la sua vetustà.

Da luglio a dicembre 2012 la mappatura delle coperture in cemento-amianto si è concentrata nel distretto sanitario centro-sud del Trentino (Vallagarina, Alto Garda-Ledro, Giudicarie-Rendena), scelto come distretto sperimentale: 1.946 sopralluoghi mirati, per ognuno dei quali è stata compilata una scheda di rilevamento dati che ha permesso la valutazione del rischio, il calcolo dell’Indice di degrado/pericolosità, la compilazione delle schede dati da trasmettere all’Inail e al Ministero, la gestione informatizzata dei dati. Sono stati indagati 1.713 siti in precedenza rilevati dall’Appa con tecnica Mivis e 233 individuati ex novo nel corso dei lavori: 744 sopralluoghi sono stati svolti in Vallagarina, 659 nell’Alto Garda-Ledro, 540 in Val Giudicarie-Rendena, 3 in altre zone. In 732 casi è stata accertata la presenza attuale o pregressa di coperture in cemento-amianto: 366 in Vallagarina, 240 nell’Alto Garda-Ledro, 123 in Val Giudicarie-Rendena, 3 in altre zone. Di esse, 105 sono risultate già bonificate. Dei 627 siti in cui persiste amianto, 394 sono stati individuati con tecnica Mivis e 233 rilevati ex novo nel corso dei sopralluoghi.

La mappatura procede ora con il secondo appalto, che riguarda 2.203 sopralluoghi su siti già individuati nei tre distretti sanitari della provincia non ancora mappati, centro-nord, est e ovest. Servono a controllare i 2.139 siti con possibile/probabile presenza di amianto censiti dall’Appa in questi distretti con la tecnica Mivis e i 64 siti individuati in aree di montagna con passaggi in elicottero. Il lavoro dovrebbe concludersi entro metà estate 2014. L’appalto prevede, in aggiunta ai 2.203 sopralluoghi di cui sopra, la mappatura con relativi sopralluoghi di tutte le coperture in cemento-amianto non ancora note, e quelle che nel frattempo verranno segnalate su tutto il territorio provinciale, ivi compreso il distretto sanitario centro-sud.













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