Alleanza tra giovani e San Giorgio: una festa per l’Africa
Successo per la giornata al parco pubblico con la sfilata della colorata Parade e una formula «alcol-responsabile»
ROVERETO. Free mind, mente libera. Ovvero, quando i giovanissimi si aggregano per dare risalto a tutto ciò che sta dietro al divertimento. E’ stata di sicuro una festa, quella organizzata ieri al parco di San Giorgio, ma pervasa da un impegno “leggero”, dove ognuno (associazioni, ben quattro quelle organizzatrici, e singoli) fa la propria parte senza prevaricare o strafare. Free mind rappresenta anche un felice connubio tra il modo di vivere di chi è giovane oggi e di chi lo è stato decenni fa ma non si è ancora rassegnato al grigiore della cosiddetta età “della ragione”. Sotto la tettoria, un agguerrito gruppo di deejay (Pedro, Seedejay, Fervency, Darkers e Just for love crew, Bootalsound Crew , Vanth) hanno fornito un tappeto musicale variegato, dall’hip hop alla techno, dalla house al reggae e già nel primo pomeriggio gli skaters - molti giovanissimi - si sono divertiti a far correre le loro tavole durante i primi dj set. Intanto i più grandicelli si davano da fare per preparare il parco all’arrivo della Parade for Africa, il progetto che ha vinto il Piano operativo giovani 2011.
Il corteo, con ragazzi e ragazze in bizzarri costumi ispirati all’africa e guidati da un nutrito gruppo di percussionisti, è giunto al parco attorno alle 19, un’ora e mezza in ritardo sulle previsioni, ma la colpa è del successo: la sfilata in mezzo alla città si protratta oltre il preventivato, ritardata dal l’accoglienza entusiasta del centro. Il rinfresco con cibi e bevande della tradizione africana ha permesso al corteo di prendere possesso della conca erbosa del parco. Le associazioni di promozione sociale Noizy Events e Pensiero Giovane, l’associazione culturale Babilonia e Centro Aperto San Giorgio hanno predisposto vari intrattenimenti - la gettonata Slackline, dove ognuno si cimenta con la precarietà dello stare in equilibrio su una fettuccia tesa tra due alberi, ma anche il lavoro dei writers professionisti sul muro del Centro Aperto - e stand informativi (c’erano anche i No Tav). Con una formula originale: uno spazio free alcol affiancato a un rigoroso “niente alcolici sotto i 18 anni” esposto ala cassa. Un modo efficace per responsabilizzare senza pedanteria.