Alle bande musicali altri 219 mila euro
Ennesima pioggia di contributi provinciali: decine di formazioni li utilizzeranno per l’acquisto di divise e strumenti
TRENTO. Con i tempi che corrono, ironizzare sarebbe troppo facile. Ma è anche vero che di vacche grasse in giro non se ne vedono più, e che molto probabilmente piogge di contributi pubblici a compagnie associate alla Federazione dei corpi bandistici, come l’ennesima di cui qui si dà conto, non se ne vedranno più per molto tempo. La determinazione è del Servizio attività culturali della provincia, a firma Claudio Martinelli, sostituto del dirigente. Che venerdì scorso ha assegnato la bella cifra di 219.661,82 euro per la dotazione di costumi e strumenti per l’anno 2012. Cifra così ripartita: 58.574,13 euro per quanto riguarda i contributi per divise e 161.087,69 per gli strumenti musicali. Cifre che copriranno in pressoché tutti i casi il 60% della spesa totale.
Il primo capitolo di contribuzione è a favore di dodici formazioni: The River Boys di Mezzolombardo, Fanfara alpina di Cembra, Banda sociale di Mezzana, Corpo musicale Vigo Daré, Fanfara Ana Pieve di Bono, Corpo bandistico Ossana Vermiglio, Banda sociale di Civezzano, Corpo bandistico di Fondo, Musega Auta Fascia, Corpo bandistico di Coredo, Corpo bandistico Riva del Garda e Corpo musicale Primiero: è quest’ultimo il beneficiario della cifra più importante, quasi 13 mila euro, mentre per le altre bande si va da un minimo di 251 euro ai River Boys fino a 7.299,93 ai musicisti rivani. Ben più lungo l’elenco delle compagnie che si rifaranno gli strumenti a spese della Provincia: le bande sociali di Aldeno, Mori, Cavedine, Ala, Cavalese, Roncone, Zambana, Pergine, Cimego, Storo, Ragoli, Tione e la “Deflorian” di Tesero, Banda musicale di Pomarolo, Corpi bandistici di Gardolo, Albiano e Calavino, Corpo musicale “G. Verdi” di Condino, Bande folkloristiche di Telve e Vigo di fassa, Banda cittadina di Levico Terme, Bande musicali di Mezzocorona e Faedo, Corpi bandistici di Mattarello e “Pederzini” di Rovereto, Musica cittadina “Zandonai” sempre di Rovereto, Bande comunali di Pinzolo e Caderzone, Gruppo strumentale Lavis, Banda intercomunale del Bleggio e Corpo musicale Città di Trento. Qui il colpo grosso lo fa la “Pederzini di Rovereto, cui andranno 11.241,60 euro, mentre la cifra più bassa è quella di cui si gioverà la banda sociale di Mori, 840 euro. Per il resto, si viaggia su una media di 5mila euro a testa.
Visto che non ci si fa mancar niente, lo stesso giorno il Servizio attività culturali della provincia ha sfornato una seconda determinazione, pure relativa a costumi e divise, ma in questo caso si fa riferimento all’assegnazione di contributi ad associazioni che fanno parte della Federazione dei circoli culturali e ricreativi del Trentino. Il “quantum” non è paragonabile a quanto riceveranno le bande musicali, ma si tratta pur sempre di quasi 20 mila: sono per l’esattezza 19.872,64, che però per la quasi totalità finiranno a un’unica realtà, il Gruppo costumi storici Valle del Leno di Vallarsa, per 24 divise complete. Il resto invece, 1.017,70 euro, al Gruppo di ricerca e studi giudicariesi di Comano Terme per integrare il set di divise già in loro possesso. ©RIPRODUZIONE RISERVATA