Aldo Moser ritrova la sua “Torpado” 

In occasione della “Ciclostorica della Valsugana” è stata restituita al campione la bici che usava all’inizio della carriera


di Roberto Gerola


PERGINE. La manifestazione “La Ciclostorica della Valsugana”, disputata ieri con partenza e arrivo a Canezza, è nata come un omaggio alla carriera di Aldo Moser l’ex ciclista su strada trentino. Il ciclista professionista (dal 1954 al 1974), che tanta parte ebbe nel ciclismo italiano e internazionale, ha ritrovato la bici da corsa (una “Torpado”) che usava come allenamento nei primi anni della sua carriera. La storia narra che Aldo Moser, nel 1957, donò questa sua bici all’Us Aurora che aveva allestito una lotteria per rimpinguare le casse. La “Torpado” era il primo premio e venne vinta da Ivo Calliari di Mezzocorona che con quel prezioso cimelio iniziò una ricca collezione privata di bici da corsa.

Organizzatore della “Ciclostorica” è stato Dario Pegoretti per il quale Aldo Moser fu maestro, tanto che riuscì a vincere (finora) 459 gare. Dario Pegoretti non solo è ciclista plurititolato, ma anche appassionato cultore di ciclismo: sua l’idea del Museo dei Paracarro nel parco dei Marenghi a Canezza e suo il Museo delle bici da corsa storiche appartenute a ciclisti campioni (dell’Alta Valsugana). La bici di Aldo Moser sarà pezzo forte di questo museo. La bici è stata “ scoperta” durante la premiazione della Ciclostorica della Valsugana con un Aldo Moser visibilmente emozionato per questo inaspettato “ritrovamento”. Presente Isabella, la figlia di Ivo Calliari. Con l’occasione, è emersa un’altra “storia” del ciclismo trentino. Pure Marcello Zampedri (dilettante di Viarago) aveva partecipato alla lotteria pro Us Aurora consegnando come premio la medaglia d’oro vinta arrivando primo nella seconda edizione del Trofeo Alcide Degasperi. Marcello Zampedri (80 anni) è alla ricerca di questa sua medaglia d’oro che intende recuperare remunerandola opportunamente. Da ricordare che Marcello Zampedri era un più che promettente corridore bloccato dai medici per motivi di salute rivelatisi poi infondati.

La “Cicloturistica” ha visto circa 120 partecipanti provenienti da tutta Italia e si è snodata lungo la Valsugana. Fa parte della serie di manifestazioni ciclistiche a livello italiano non competitive alla quali si partecipa con bici d’epoca e monture d’epoca. Ieri, il 13° Trofeo Papà Felice” (un’opera dello scultore Gino Lunz) è stato assegnato alla società ciclistica “Colli di Coppi” (Tortona). La manifestazione farà parte dal 2019 del trittico con Moserissama e Gibo Storica.

La festa, al termine della manifestazione, si è svolta a Canezza con la gastronomia di Fiorenzo, una ricca premiazione e tanti nomi del ciclismo trentino d’un tempo: Federico Galeaz, Marcello Osler, Nino Margoni, Mario Beccia, Gilberto Simoni, Luciano Parisi (95 anni). Poi esposizione degli articoli con le vittorie di Aldo Moser e tante maglie d’epoca.

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