Addio cabine telefoniche: da domani via allo smantellamento a Trento
Si partirà da quelle di piazza Duomo, via Verdi e Port’Aquila
TRENTO. Di cabine telefoniche ne sono rimaste 128 a Trento e 142 a Bolzano che dal 16 agosto saranno progressivamente soppresse perché ormai nessuno le usa più. Con loro se va un pezzo di storia italiana con generazioni che avevano sollevato quella cornetta col cuore in gola perché si chiamava per fissare i primi appuntamenti con la speranza che a rispondere non fossero i genitori che avrebbero fatto molte più domande rispetto ai genitori di oggi; ma si telefonava anche per lavoro, per fissare appuntamenti oppure dalle vacanze per sentire come stava chi era rimasto a casa. Poi c’erano i militari ed in anni più recenti sono state anche la base di partenza per la rivendicazione di atti terroristici o per far ritrovare delle comunicazioni nascoste tra le pagine degli elenchi telefonici: è parte della storia dell’Italia.
In attesa della telefonata capitava che si dovesse fare la fila ed era rabbia palese quando si trovava occupato e richiamare non era sempre comodo. Ma non solo le cabine hanno una storia da
raccontare, ce l’hanno anche i gettoni equiparati alla lira nel
periodo nel quale la moneta mancava e veniva sostituita con degli
equivalenti: il gettone aveva il valore di 50 lire, ma per resto si
sono date anche le caramelle per arrivare agli assegni: oggi,
caramelle a parte, sono tutti pezzi ricercatissimi dai collezionisti,
come lo sono le tessere telefoniche pionieristiche espressioni dei
pagamenti a scalare. Fino ad oggi erano rimaste al loro posto come
testimoni del tempo che fu scatenando i ricordi di tante persone.
L’Agcom ha dato il via libera al loro smantellamento che sarà eseguito da Tim. A Trento si partirà da quelle di piazza Duomo, via Verdi, Port’Aquila ed a seguire le vie limitrofe. Dovrebbero restare quelle situate in prossimità dei luoghi, come lo sono le carceri, non coperte dalla rete mobile.