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Accordo con Melinda, La Trentina divisa

Anche ieri sera tesa riunione del cda per discutere del matrimonio con il gigante delle valli del Noce che sarà firmato lunedì


di Carlo Bridi


TRENTO. Il patto della mela sarà firmato lunedì alla presenza del presidente della Federazione Trentina della Cooperazione Mauro Fezzi e dell’assessore all’Agricoltura Michele Dallapiccola. I due presidenti di Melinda e de La Trentina, Michele Odorizzi e Rodolfo Brocchetti sigleranno l’accordo commerciale tra Melinda e La Trentina per il 2017, come primo passo per un’intesa di più largo respiro che le parti più attente del mondo frutticolo trentino auspicano fra le due principali Op del Trentino: Melinda con i suoi oltre 4 milioni di quintali di prodotto quasi esclusivamente mele, con prevalenza di Golden Delicious, a parte la piccola parte di ciliegie, e La Trentina con un milione di quintali di prodotto, che comprende oltre ad una gamma più vasta di varietà di mele, è anche produttrice di molta altra frutta dai kiwi, alle susine, agli ortaggi, con una bella fetta di prodotti biologici possono integrarsi benissimo.

L’accordo già deliberato dai 2 Cda, con una sola astensione all’interno del Cda de La Trentina, è stato in dubbio fino all’ultimo, tant’è che la Trentina ha convocato una seduta del Cda anche ieri sera per convincere gli indecisi.

Ma cosa ne pensa l’assessore Michele Dallapiccola di questo accordo? «Per ora, si tratta solo di un fidanzamento, ma speriamo che questo porti al matrimonio, nell’interesse dell’intero comparto frutticolo. Certo, noi abbiamo lavorato molto in questi anni per questa soluzione che non può che farci molto piacere. Spero che sia solo la prima tappa di un percorso molto più lungo e che non si chiuda quest’anno per dare sempre più autorevolezza al comparto frutticolo che per il Trentino è strategico». Ovviamente l’accordo, è stato favorito dalla carenza di prodotto conseguente alle calamità atmosferiche per Melinda in particolare che ha visto decimata la propria produzione.

L’accordo, che per quest’anno è considerato di transizione, prevede una intesa commerciale per una strategia concordata nella commercializzazione e dà la possibilità ai responsabili commerciali delle due Op di utilizzare da ambo le parti il portafoglio clienti, che vede nella Trentina una maggiore propensione all’export ormai consolidata con particolare attenzione al nord Africa ed al Medio Oriente. Rimarranno- almeno per ora le due Op con i due Cda, ed anche i due marchi non si fonderanno, Melinda sarà sempre e solo il marchio delle mele delle Valli del Noce, mentre tutte le altre produzioni andranno commercializzate con il marchio ”La Trentina”. Ma l’attenzione è tutta proiettata sul futuro che nei disegni della parte più attenta del mondo frutticolo vorrebbe portare a breve a costituire una nuova società commerciale, cosa non possibile in questo momento per qualche posizione frenante. Cosa ne pensano i soci? Oreste Tamanini già presidente de La Trentina, ed ora conferente alla Op tramite il gruppo di privati organizzati all’interno della Trentina, vede molto bene l’accordo e pensa che questo porti a quel cambio di passo della Trentina che da tempo riteneva come necessario. Ovviamente per un accordo di lunga durata molto dipenderà anche da come andranno le cose questo primo anno, ed avrà la sua importanza anche l’eccellente risultato dell’accordo fatto per le ciliege dei soci della Trentina lavorate e collocate da Melinda, con il marchio “Amici di Melinda”, con soddisfazione unanime sia di Melinda che dei cerasicoltori della Trentina.













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