A Nago un parco per climber

Tra le tante novità anche l'area dedicata ai baby scalatori


Gianluca Marcolini


NAGO. Non c'è solo l'arrampicata sportiva, quella che sta riservando alla città di Arco e all'Alto Garda un palcoscenico mondiale, grazie alla competizione iridata in corso di svolgimento al Climbing Stadium di Prabi. Accanto alle gare sulle pareti artificiali c'è anche e soprattutto la pratica che va in scena sulle falesie della nostra zona, fra le più apprezzate in Europa. Una di queste, la Belvedere di Nago, è stata fatta oggetto, recentemente di un poderoso intervento di manutenzione straordinaria portato avanti dal servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale in collaborazione con il Consorzio Lavoro e Ambiente. Un intervento inserito nel progetto outdoor e che fa il paio con la creazione della prima parete "sbarrierata" a misura di disabile, inaugurata qualche giorno fa alla presenza dei campioni reduci dal Paraclimbing.

Giovedì il taglio del nastro è toccato alla falesia di Nago. Ad inaugurare i lavori sono stati il direttore tecnico di Arco 2011 Angelo Seneci e i responsabili dell'intervento Marco Clementel e Sergio Scarpiello. L'operazione ha portato alla pulizia della parete e quindi alla sistemazione del sentiero di accesso al fine di renderlo facilmente fruibile. Inoltre, è stato pure creato un "parco giochi" per i climber del futuro, contanto di parete-scuola dotata di appigli sicuri e prese facilmente individuabili. La Provincia, per portare a compimento l'operazione, ha messo a disposizione un finananziamento di 100 mila euro. Ma le infrastrutture sono destinate ad aumentare nei prossimi mesi, visto che l'amministrazione comunale di Nago-Torbole ha in cantiere la realizzazione di un ampio parcheggio (200 posti auto) che darà respiro alle esigenze della popolazione e al contempo eliminerà il problema della sosta "selvaggia" che attualmente affligge i dintorni della falesia. L'iniziativa fa parte del progetto di valorizzazione del Comune.  La parete Belvedere, molto conosciuta dagli appassionati di outdoor, è costituita da due settori, uno per i principianti con pareti che hanno gradi di difficoltà da 3b a 5c, e uno più tecnico, con percorsi da 6a in su.













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