SerD, aggrediti infermiere e vigilante. Nursing Up e Ordine: "Situazione insostenibile"
Nuova aggressione, questa volta nei locali del centro per le tossicodipendenze: «Personale carente. Che cosa fa l’Azienda sanitaria per garantire la sicurezza dei lavoratori?»
TRENTO. Cesare Holler, segretario del sindacato Nursing Up Trentino, è sconsolato: «Ormai gli episodi non si contano più in Azienda sanitaria, anche oggi siamo di fronte all’ennesimo episodio di aggressione nei confronti di nostri colleghi infermieri e dei vigilantes, stavolta ha riguardato il Serd di Trento. A questo punto ci chiediamo quali iniziative abbia poi messo concretamente in campo l’Azienda sanitaria, che dovrebbe tutelare il benessere psicofisico degli operatori e quali interventi istituzionali la Provincia intenda adottare, un dato è comunque certo: le azioni attualmente adottate sono del tutto insufficienti a fronteggiare questo gravissimo problema, che ha risvolti sociali e sanitari».
Per il sindacato «cresce la preoccupazione dei colleghi infermieri e del personale medico, si sentono sempre più soli e abbandonati da chi gli dovrebbe tutelare, lavorano ormai in una condizione sempre più di maggiore di stress lavoro correlato e questo aspetto non favorisce certo una buona relazione con l’utenza, fondamentale nel percorso di cura.
Il fenomeno della violenza sui luoghi di lavoro è in continua ascesa e mensilmente al nostro sindacato giungono continue segnalazioni di nuove aggressioni fisiche e verbali, che oltre ai danni fisici procurano al personale interessato problematiche psicologiche, proprio per questo deve essere supportato adeguatamente. A tutto il personale va la nostra solidarietà ed il nostro appoggio, domani (17 dicembre) alle 16 ci sarà una riunione del tavolo sindacale aziendale sulla problematica delle aggressioni, da noi fortemente richiesto e voluto, ora però vogliamo atti concreti. Abbiamo denunciato più volte agli organi competenti la situazione, ed anche sulla stampa abbiamo evidenziato i tanti problemi che hanno interessato tanti nostri colleghi».
Secondo Holler «attualmente il personale infermieristico e medico del Serd è carente, la presenza dei vigilantes insufficiente, è necessaria una presenza maggiore delle forze dell’ordine, cosa intendono fare Azienda e assessorato? Stare alla finestra o adottare azioni efficaci a tutela dei nostri professionisti, prima che succeda qualcosa di grave?».
Interviene anche l'OPI, Ordine delle Professioni Infermieristiche: "L’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Trento, a seguito dell’ulteriore aggressione di un infermiere del SerD, esprime nuovamente e con fermezza la condanna ai continui e ripetuti episodi di violenza ai professionisti sanitari. Questi atti di violenza non solo mettono a rischio l'incolumità degli operatori sanitari, ma ledono gravemente il nostro sistema sanitario provinciale, fondato sui valori di cura, rispetto e tutela della dignità umana. Esprimiamo vicinanza al collega coinvolto in questo episodio, a tutti i colleghi ed operatori sanitari vittime di queste inaccettabili violenze. L’Ordine delle Professioni Infermieristiche ha già avviato un percorso con l’Assessorato alla Salute, politiche sociali e cooperazione, attivando anche il Commissariato del Governo, richiedendo con forza provvedimenti in merito. Pertanto, in una situazione ormai divenuta insostenibile e intollerabile, si richiamano le Istituzioni alla massima priorità di intervento per garantire la sicurezza e l’incolumità dei professionisti all’interno delle strutture sanitarie e socio-sanitarie. La tutela degli infermieri e di tutti gli operatori sanitari è la tutela della salute dei cittadini".