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Trento, il Consiglio provinciale approva la manovra finanziaria

Via libera a maggioranza: 20 voti favorevoli, 9 no e 7 astenuti. Fugatti pone l'accento su aiuti alle giovani coppie e alle famiglie, scuole paritarie, osservatorio sulla casa, problematiche degli ambulanti, circonvallazione di Trento e personale delle scuole dell'infanzia



TRENTO. Si è concluso, con l'approvazione del terzo dei documenti che la compongono, l'esame della manovra finanziaria della Provincia di Trento, che ha occupato il Consiglio provinciale dalla scorsa settimana. Il disegno di legge 168, "Bilancio di previsione", composto da 5 articoli, è stato licenziato - informa una nota - con 20 voti favorevoli, nove contrari e quattro voti di astensione.

Il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, nella replica alla discussione, ha sottolineato che la manovra è stata arricchita dagli spunti di molti consiglieri. Ha poi posto l'accento sugli aiuti alle giovani coppie e alle famiglie, sulle scuole paritarie, sull'osservatorio sulla casa, sulle problematiche degli ambulanti, sulla circonvallazione di Trento e sul tema del personale delle scuole dell'infanzia. "La Giunta garantisce le risorse per l'ospedale di Cavalese, sia per la ristrutturazione, che per un eventuale altro percorso", ha poi precisato.

Tutti gli interventi in aula. 

Lucia Coppola (Futura): credo vada riconosciuto lo sforzo della minoranza per aver portato all’attenzione temi e riflessioni di indubbia utilità. In questo ultimo scampolo di legislatura, a fronte di una opposizione “costruttiva”, si rende però ora necessario mettere in atto modalità che mettano in maggiore rilievo ascolto, dialogo, partecipazione perché da soli non si va da nessuna parte. Soddisfazione per i suoi emendamenti approvati per le scuole e sull’assetto del territorio in tema di edilizia popolare che aumenta le risorse per il 2023 di 500.000 euro.

Pietro Degodenz (UpT): mi sento di aver fatto un’opposizione “costruttiva”. Grazie per le modifiche accolte, in particolare sul marchio open, sulla legacy per le strutture olimpiche dopo le Olimpiadi, per gli emendamenti sui vigili del fuoco, per l’accoglimento della proposta sul coordinamento imprenditori, per la norma sull’agricoltura sul premio di alpeggio e sui muretti. Infine in tema di sport, ha ringraziato per il recepimento del ragionamento sulle sponsorizzazioni dei gruppi minori e per il completamento delle richieste di rinnovo delle strutture sportive. I problemi ci sono, è un momento difficile ma sono convinto che anche quest’anno avremo dato risposte importanti a tutto il Trentino.

Lorenzo Ossanna (Patt): a nome del Patt esprimo soddisfazione per gli obiettivi raggiunti, grazie al grande lavoro di ascolto da parte nostra del territorio su diversi passaggi, oltre che alla disponibilità della Giunta. In particolare per la riapertura centro prelievi di Pellizzano in Alta Valle di Sole, per la soluzione per rendere definitivi, tramite lo studio di regolamenti da parte dei Comuni, i plateatici per gli esercizi pubblici, per l’approvazione di un emendamento di 3 milioni di euro per favorire l’indipendenza abitativa dei giovani aiutandoli nell’acquisto delle prime case (obiettivo importante di cui il consigliere si è detto particolarmente fiero e per il quale ha ringraziato Fugatti e l’assessore Spinelli).

Luca Zeni (PD): questa sessione di bilancio è la giusta conclusione di questi quasi 5 anni, senza sussulti, molto piatta, sottotono, ben espressa dal clima dimesso e quasi natalizio in cui è stata discussa la manovra. La logica è stata ancora una volta quella della distribuzione a pioggia di risorse sulla base delle richieste pervenute. Speriamo che con il secondo tempo (la nuova legislatura) si cambi squadra e si metta in campo un team capace di fare sistema, che riesca a proporre azioni che non siano solo il recepimento di istanze singole e senza prospettiva. Avendo rinunciato il PD a fare ostruzionismo, la sua proposta non è stata premiata anche perché è mancato l’ascolto e la capacità da parte della Giunta di entrare nel merito.

Mara Dalzocchio (Lega nord): siamo orgogliosi di aver percorso questi quattro anni di legislatura contribuendo alle scelte di questa Giunta. Manovra di responsabilità, realismo e prudenza, in un contesto fortemente mutato e circostanze difficili, affrontate cercando di mettere in sicurezza il tessuto economico e sociale del nostro Trentino. Si è pensato al presente, però con uno sguardo al futuro, puntando sulle opere pubbliche, sull’innovazione, sulla transizione ecologica, sulla ricerca.

Giorgio Leonardi (Forza Italia): siamo già quasi alla fine della legislatura, fin dall’insediamento abbiamo avuto una serie di vicissitudini eccezionali che hanno influito negativamente non solo sul piano economico. Va riconosciuto alla Giunta di aver tenuto la barra diritta con concretezza e responsabilità, recependo la grande sfida di dare dignità a tutti i territori e rispondendo a tutte le criticità, con il coinvolgimento e l’ascolto propositivo di tutti. In questo contesto si collocano il tema delle opere pubbliche, la difesa del territorio e il mantenimento dei servizi periferici, l’azione di dialogo silenzioso, ma costante con le periferie. In un mondo in cui il capitalismo mostra gravi segni di crisi, si apriranno scenari anche imprevisti e inattesi in un’evoluzione rapida che ritorna al locale e al territorio. La manovra si muove con coerenza ed equilibrio sul fronte di un’emergenza epocale e su questo saremo giudicati: serve lavorare su un Trentino coeso e solidale che valorizzi i nostri punti di forza e di attrattività e su questo la Giunta ha lavorato e sta tuttora lavorando.

Michele Dallapiccola (Misto-Casa Autonomia): abbiamo voluto in diverse occasioni non partecipare al voto, per stigmatizzare la nostra posizione, anche perché il sistema segnala questa espressione di voto con un colore estremamente coerente con la nostra posizione, ovvero il colore viola, che è il colore dei funerali ed esprime la nostra sensazione rispetto al Patt, il partito dal quale siamo fuoriusciti. Saranno i trentini a scegliere chi mandare a casa e chi tenere in quest’aula: noi ci occuperemo serenamente di fare politica, di fare proposte, di operare il controllo con i mezzi che abbiamo a disposizione. Indipendentemente dalla coerenza tra promessa e consistenza della promessa, la logica applicata dalla Giunta in questa manovra è stata ancora una volta quella di dire sì a tutti: ciascuno svolge la politica in senso etico, rispondendo al proprio elettorato, ma noi non apprezziamo queste modalità e non smetteremo mai di criticarle.

Alex Marini (Misto-5 Stelle): ha sottolineato i tempi di discussione “sacrificati” riservati al Gruppo Misto, vista la composizione molto eterogenea del gruppo. Per parte sua ha presentato la relazione di minoranza a futura memoria, per chi vorrà leggere una riflessione di dissenso. Quanto ai pochi emendamenti e documenti presentati (in materia fiscale, di handicap, per supportare i dipendenti pubblici coinvolti in procedimenti giudiziari per conto dell’amministrazione, in tema di consapevolezza sui temi ambientali, sul caso delicatissimo di Lona-Lases, sulle lauree abilitanti per geometri e periti industriali) nessuna proposta è stata tenuta in alcuna considerazione, forse perché si è rinunciato alle proposte ostruzionistiche.

Ugo Rossi (Misto): voterò contro, ma segnalo i temi sui quali occorre riflettere in futuro: misure strutturali per la natalità che vadano oltre la logica del bonus, misure durature e strutturali che indichino il Trentino come terra attrattiva per i lavoratori e le famiglie; cercare di mantenere i servizi nelle valli in modo innovativo e non con i metodi tradizionali; riprendere il tema delle lingue straniere per aprire i nostri giovani al mondo globale; un tema che va affrontato con maggior decisione è anche quello del legame con il territorio e il paesaggio, anche in progressivo aggiornamento del nostro turismo, inventando soluzioni innovative. Infine, un appello al Presidente sull’autonomia: l’autonomia differenziata, che rappresenta un’opportunità anche per il Trentino si deve però saper presidiare e governare: se ci faremo trovare impreparati su questo saremo in grande difficoltà e occhio ai vocaboli che saranno fondamentali: non si usi il termine “macro regione” perché per noi è pericoloso ed evoca qualcosa che nulla ha a che vedere con la nostra specialità.

Paolo Zanella (Futura): una manovra priva di contenuti nella quale mancano le misure sugli aspetti emergenziali. Evidente che la crisi si è aperta e non potrà che peggiorare, forse si poteva pensare adesso a sostenere le famiglie in difficoltà, mentre si demanda tutto all’assestamento. Il problema è che le emergenze come Vaia e la pandemia non sono state viste come crisi globali che andavano fronteggiate in maniera strutturale, anziché con interventi contingenti. Manca innovazione, radicalità, siamo in ritardo rispetto a un mondo e a un clima che sta cambiando, non è affrontato con risposte strutturali il tema della transizione demografica o quello delle disuguaglianze, o quello degli alloggi e della sanità e delle infrastrutture sanitarie, tutti aspetti ai quali si dovrebbero destinare risorse e per i quali andrebbero messe in campo interventi strutturali. Ha concluso chiedendo ancora una volta l’intervento del Presidente sul tema dell’ospedale di Cavalese.

Ivano Job (Misto-Coraggio Italia): come Marini ha rilevato senza toni polemici il tema dei tempi limitati a disposizione del gruppo Misto. I bonus (in particolare quello già criticato dei 180 euro) è giusto vengano dati a chi ne ha bisogno, altrimenti diventano situazioni di comodo.

Filippo Degasperi (Onda): manovra che aumenta le tasse ai trentini che guadagnano meno, utilizzando queste risorse per distribuire bonus di dubbia efficacia. Per esprimere giudizi sulle politiche occorrono i risultati che non sono stati resi noti, dunque permangono le perplessità. Distribuire soldi con le modalità adottate dalla Giunta assomiglia alla politica economica dell’helicopter money, che risale agli anni ‘60. Nessuna risposta alle domande sui numerosi argomenti posti all’attenzione della Giunta, che ha agito con una politica concentrata sull’oggi e sul ieri (come per la politica della natalità), con misure non stabilizzate e messe in campo sotto forma di bonus. Rimangono esclusi gli insegnanti trentini, abbiamo proposto di rimediare ma ci è stato risposto di no.

Claudio Cia (Fratelli d’Italia): dobbiamo riconoscere che il metodo della Giunta, disponibile al confronto e al dialogo, è apprezzabile ed ha premiato: non c’è stato uno scontro in aula e gli emendamenti ostruzionistici sono stati ritirati. Il contenuto della manovra non può accontentare tutti: la legislatura è stata costellata di disgrazie ed è difficile avere visione quando si devono costantemente affrontare imprevisti. Non per giustificare la maggioranza, ma dobbiamo comprendere che le difficoltà ci sono state e ci sono tuttora e non sono state cercate. Meno male che la Giunta, in sede di assestamento, allora molto criticata, ebbe la lungimiranza di accantonare risorse per fronteggiare crisi future. Voteremo convintamente a favore, con una nota a margine per evitare inutili speculazioni: chi vota il bilancio (che non contiene impegni in tal senso) non significa che è contro l’ospedale di Cavalese perché noi dobbiamo garantire oggi che la Pat possa dare le risposte che servono alla comunità.

Maurizio Fugatti nella replica ha sottolineato che la manovra è stata arricchita dagli spunti di molti consiglieri. Ha ricordato in particolare le proposte sugli aiuti alle giovani coppie e alle famiglie, sulle scuole paritarie, l’osservatorio sulla casa, le problematiche degli ambulanti, sulla circonvallazione di Trento, sul tema del personale che rientra nella Pat dalle scuole dell’infanzia, una serie di micro temi che hanno contribuito a completare e migliorare la finanziaria. Sulle misure in tema di natalità, ha chiarito che c’è già un intervento strutturale messo in campo dalla Giunta differenziato sul numero dei figli e che quello dei 5000 euro è una misura sperimentale, che occorrerà replicare per verificare. Ha sottolineato l’importanza di alcune tematiche sulla cultura della conoscenza e promozione dell’autonomia e le misure messe in campo per contrastare lo spopolamento dei territori: non litighiamo sulle parole, ha aggiunto: il Trentino non deve avere paura di aprirsi. Infine: la Giunta garantisce le risorse per l’ospedale di Cavalese, sia per la ristrutturazione, che per un eventuale altro percorso.

Ha concluso i lavori il Presidente Walter Kaswalder rivolgendo all’aula gli auguri per le festività e ringraziando tutti per la collaborazione prestata.













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