Stranieri in Trentino: le donne sono la maggioranza
Sono il 53,3% dei 46.576 stranieri (dato in calo) che vivono in provincia. La comunità più rappresentata è quella romena e ci sono anche cinque apolidi
TRENTO. I più numerosi sono i romeni (sono oltre 10 mila) mentre la comunità più piccola è quella della Bosnia Erzegovina (sono poco meno di 400). E ci sono anche 5 apolidi.
In totale gli stranieri residenti in Trentino sono 46.576 (in calo rispetto al conteggio del primo gennaio 2020 quando erano 47.007) e il dato è certificato dall’istituto di statistica della Provincia di Trento che pochi giorni fa ha pubblicato il bilancio demografico aggiornato al primo gennaio 2021. Complessivamente, in provincia di Trento sono presenti 144 cittadinanze straniere diverse oltre agli apolidi.
I romeni, come detto, sono la comunità più numerosa (22,2% degli stranieri totali), seguiti dagli albanesi (11,6%), dai marocchini e dai pakistani.
Queste quattro cittadinanze sommate rappresentano il 48,1% degli stranieri residenti in Trentino.
Le donne sono il 53,3% degli stranieri totali. Le donne risultano nettamente in prevalenza tra i cittadini, dell’Ucraina (74,7%), della Polonia (70,5%), del Brasile (66,9%) e della Moldova (66,0%).
Gli uomini sono in chiara maggioranza fra gli stranieri provenienti dal Bangladesh (71,1%), del Senegal (70,3%), del Pakistan (62,2%) e della Tunisia (57,1%).
La maggior parte degli stranieri residenti sono cittadini europei: nel dettaglio, il 30,5% sono dell'Europa centro-orientale e il 30,8% dell'Unione Europea.
Il 30,2% (ossia poco più di 14mila) degli stranieri risiede nel Territorio Val d’Adige. La Comunità della Vallagarina (17,1%) e quella dell’Alto Garda e Ledro (10,4%) sono le altre aree del Trentino con una presenza significativa di residenti stranieri.
In queste tre Comunità sono presenti il 57,6% degli stranieri che abitano in Trentino.
Le Comunità con incidenze di stranieri residenti inferiori all’1% sono la Paganella, gli Altipiani Cimbri e il Primiero.
La distribuzione per età degli stranieri – sottolinea l’Ispat – è molto diversa rispetto a quella degli italiani residenti in Trentino. La quota dei giovani è più consistente: il 21,3% degli stranieri è minorenne rispetto al 17% dei residenti in Trentino con nazionalità italiana e il 59,5% ha meno di quaranta anni (40,9% gli italiani).
Gli anziani sono solo il 6,1%, rispetto al 22,6% che rappresenta l’incidenza degli anziani di nazionalità italiana. Le donne sono la componente più rilevante nelle classi di età sopra i 30 anni e superano il 69% nella classe oltre i 65 anni.
In conseguenza dell’alta natalità e della bassa mortalità, il saldo naturale (nati meno morti) è nettamente positivo (+529 unità), anche se presenta un decremento del 15,5% rispetto al 2019.
Da evidenziare che la popolazione straniera residente comprende le persone non in possesso della cittadinanza italiana iscritte nelle anagrafi dei comuni trentini: possono essere cittadini di uno o più stati esteri oppure di nessuno stato (apolidi).