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Stop ai divieti al Brennero, Austria e Tirolo non si danno per vinti

Si affilano le armi per respingere le accuse di una eventuale procedura intentata da Roma



BOLZANO. L'Austra e il Tirolo non si danno per vinti sul fronte Brennero, dopo il parere Ue che ha accolto i rilievi italiani contro le restrizioni alla circolazione dei mezzi pesanti lungo il confine del Brennero.

Secondo il quotidiano Tt di Innsbruck, "nel palazzo regionale tirolese a Innsbruck regna comunque tuttora l'ottimismo e questo nonostante la decisione di Bruxelles".

E ancora: "Da ieri il ministro ai trasporti italiano Matteo Salvini ha il via libera dinnanzi alla Corte di giustizia europea, perché la Commissione Ue ha criticato duramente le 'azioni emergenziali di autotutela', ma non ha avviato un procedimento di infrazione contro l'Austria. Salvini non potrà agire subito, perché ci vorrà del tempo per preparare l'atto per procedere dinnanzi alla Corte e nel frattempo l'Austria vuole preparare la propria difesa punto per punto".

Con il ministro degli esteri Alexander Schallenberg l'Austria cercherà di evitare che altri Paesi Ue si associno alla causa, fa sapere il quotidiano. Trovare un accordo senza finire dinnanzi alla Corte, come suggerito dalla Commissione Ue, a Innsbruck e Vienna sembra poco realistico. "

Che la Corte di giustizia europea possa risolvere i problemi dei transiti in Tirolo, a questo credono in pochi, piuttosto la lite con Germania e Italia andrà per le lunghe", riassume il giornale. La Tt di Innsbruck affronta anche il tema del tunnel di base del Brennero, nel quale vengono investiti miliardi di euro e che sarà completato, stando alle stime attuali, nel 2032. "Se non verrà posto un limite al traffico dei tir lungo le autostrade, il passaggio alla rotaia non funzionerà. Su questo tutti gli esperti concordano. Ma con la posizione Ue contro le misure di contenimento del traffico in Tirolo, i propositi di forzare il passaggio del traffico merci dalla gomma alla rotaia sono stati contrastati", scrive la Tt.

Intanto, in Alto Adige cresce la preoccupazione del mondo ambientalista, che sottolinea come la Commissione Ue abbia spianato la strada all'Italia per intraprendere un'azione legale contro i divieti di circolazione austriaci sull'autostrada del Brennero presso la Corte di Giustizia europea.

"Se questa causa avrà successo, cioè se i divieti di circolazione per i mezzi pesanti cadranno, allora cadranno tutte le barriere", afferma Josef Oberhofer, presidente della Federazione Ambientalisti Alto Adige. L'accesso illimitato del traffico merci all'autostrada del Brennero avrebbe conseguenze di vasta portata, accusano gli ambientalisti.

"L'abolizione del divieto di circolazione notturna, da sola, aumenterebbe il numero di viaggi dei camion sull'autostrada del Brennero dagli attuali 2,5 milioni a oltre 3 milioni all'anno, con tutte le conseguenze del caso", spiega il presidente della più grande organizzazione ambientalista dell'Alto Adige. Oberhofer non parla solo di rumore, emissioni inquinanti e particolato, ma soprattutto dell'onere per la popolazione lungo l'asse del Brennero.













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