Stabilimenti Dana, le opposizioni chiedono "comunicazioni urgenti" a Fugatti
Pd e Ada incalzano dopo la cessione del ramo d’azienda. In ballo un migliaio di posti di lavoro tra Arco e Rovereto a cui si aggiungono i lavoratori dell’indotto
LA CESSIONE Dana vende il ramo d’azienda: allarme in Trentino
TRENTO. I consiglieri del Pd provinciale e di Alleanza Democratica Autonomista hanno sottoscritto (la prima firma è quella di Michela Calzà) la richiesta di una comunicazione urgente da parte del presidente della Provincia per conoscere "le azioni intraprese e quelle che si intendono intraprendere per garantire la continuità occupazionale e la serenità dei lavoratori coinvolti direttamente e indirettamente negli stabilimenti Dana del Trentino".
I consiglieri temono "ripercussioni molto superiori in dimensioni a quelle conseguenti alla chiusura degli stabilimenti Whirlpool del giugno 2013", in seguito alla volontà espressa dal gruppo industriale Dana di cedere i 12 siti produttivi italiani del comparto Off Highway (fuori strada e movimentazione a terra).
"La situazione - sollecitano i consiglieri di minoranza - richiede un intervento delle istituzioni e degli operatori economici locali, imprenditori e sindacati, sullo schema di quanto messo in campo nella crisi industriale di dodici anni fa". Nelle sedi di Arco e Rovereto sono impiegati quasi mille dipendenti ai quali si aggiungono gli occupati nell'indotto.